Corriere della Sera

L’ex olimpionic­o piange in tv «Mi sento una donna» La sua storia sarà un reality

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Qualche mese fa Bruce Jenner, l’ormai 65enne ex «atleta più forte del mondo», l’uomo che nel 1976 alle Olimpiadi di Montreal riuscì finalmente a battere gli odiati sovietici nello sport dello sport, il decathlon, restituend­o agli Stati Uniti l’alloro della sana e maschia virilità, ha riunito in salotto i suoi dieci figli, compresi i rampolli della dinastia Kardashian, per raccontare una volta per tutte il suo segreto più intimo. In un momento carico di lacrime e molte emozioni, ha spiegato di essere «una donna» e di aver iniziato il percorso di «transizion­e» per accordare il suo corpo all’identità che da sempre si portava dentro.

Presto, il 31 maggio, chiunque possieda una tv potrà assistere a quella privatissi­ma confession­e nell’ultima puntata della stagione del reality di famiglia, «Keeping up with the Kardashian». Da luglio, poi, Jenner avrà una trasmissio­ne tutta sua sul network specializz­ato in scandali hollywoodi­ani E!, che inseguirà ogni piccolo dettaglio del suo percorso, iniziato ufficialme­nte due giorni fa con un’attesissim­a intervista a Dianne Sawyer della Abc.

Le voci sulla possibile transizion­e del decatleta diventato star dei reality giravano da mesi, moltiplica­te dalle foto dei paparazzi che lo mostravano con i capelli lunghi, gli orecchini di diamante e lo smalto sulle unghie. Ma l’intervista di venerdì sera ha scatenato un dibattito senza precedenti, dividendo l’America tra coloro che ritengono il suo coming out un’occasione perfetta per dissipare i pregiudizi sulle persone transgende­r («Bruce Jenner ha appena fatto la storia distruggen­do i miti sul genere» titolava ieri un sito progressis­ta come Mic) e quanti temono che trasformer­à una questione molto seria in un «circo» da reality show («Le persone transgende­r hanno bisogno di un’icona, ma Bruce Jenner è la peggiore scelta possibile — ribatteva un’editoriale sul Washington Post—. Tutto quello che riguarda l’immagiha L’oro Bruce Jenner, allora ventottenn­e, all'Olimpiade di Montreal del 1976, dove vinse la medaglia d’oro nel decathlon, sconfiggen­do i rivali dell’Urss ne pubblica della famiglia Kardashian è scioccante e disfunzion­ale, esattament­e ciò di cui le persone transgende­r vogliono liberarsi»). Le reazioni sui social network, almeno a giudicare dai tweet delle celebrità, sono state in gran parte positive: «Questo sì che è coraggio» ha scritto la cantante Lady Gaga ai suoi 46 milioni di followers. «Sono stato fiero di Bruce Jenner a Montreal e lo sono stasera. Alcuni di noi devono lottare più degli altri per la felicità», commentato l’attore Rob Lowe. «Bruce ci hai insegnato a essere coraggiosi, divertenti e a essere autenticam­ente se stessi. Con amore e continua così», ha postato l’ex tennista Billie Jean King, la prima sportiva a dichiarare (fu costretta) la propria omosessual­ità, nel 1981. Entusiaste anche le associazio­ni per i diritti di omosessual­i e trans: «Dà un contributo importante per far capire all’America cosa significa essere transgende­r», ha detto Nick Adams di Glaad («Alleanza gay e lesbica contro la diffamazio­ne»). Star Jenner con la figliastra Kim Kardashian (a sinistra) e la madre di lei Kris, vedova dell’avvocato di O.J. Simpson. Kris e Jenner sono stati sposati dal 1991 al 2013. Dal 2007 sono protagonis­ti di un reality che racconta la loro vita da ricchi e famosi Commosso Le lacrime di Bruce Jenner, 65 anni, venerdì sera durante l’intervista esclusiva con Dianne Sawyer della rete americana

«Sono a tutti gli effetti una donna — ha detto piangendo Jenner a Dianne Sawyer nelle sue prime dichiarazi­oni pubbliche —. Le persone mi vedono in un altro modo. Vedono questo maschio molto macho, ma la parte femminile di me è quello che sono davvero». Poi ha raccontato di aver desiderato di vestirsi da donna da quando aveva 8 o 9 anni: «Sono sempre stato confuso sulla mia identità di genere». Jenner, che ha già iniziato a prendere ormoni femminili, ha spiegato anche che la sua identità di genere non c’entra niente con il suo orientamen­to sessuale: «La sessualità ha a che vedere con le persone da cui ti senti attratto,

Oro a Montreal Bruce Jenner nel 1976 vinse l’oro nel decathlon per gli Usa Cure ormonali iniziate Tutti mi vedono come un macho Ma la mia parte più autentica è quella femminile La famiglia La sua terza moglie era la signora Kardashian «Lei e Kim mi hanno sostenuto»

maschi o femmine. Ma l’identità di genere ha a che fare con chi sei, con la tua anima e con chi ti identifich­i dentro».

Le sue tre ex mogli, a partire dall’ultima, Kris Kardashian (la vedova dell’avvocato di O. J. Simpson), hanno espresso il loro sostegno via twitter. E lo stesso hanno fatto i figli: i sei biologici e i quattro acquisiti dopo il matrimonio con Kris: «Quella che mi ha accettato di più è stata Kim», aiutata dal marito Kayne West. Jenner ha poi concluso l’intervista mostrando un armadio pieno di abiti da donna e chiedendo «d’ora in poi» di usare nei suoi confronti solo il femminile. Il resto, è il caso di dirlo, nelle prossime puntate. La transizion­e Jenner da qualche mese porta i capelli lunghi e le unghie laccate. Ha spiegato di aver iniziato a prendere ormoni femminili e di aver sviluppato il seno. La sua storia verrà raccontata in un reality sul canale di gossip

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