Corriere della Sera

Tablet e messaggini per battere la malaria

Mappe con la disponibil­ità di farmaci o indicazion­i sulle zanzariere. I programmi di prevenzion­e in Africa

- DALLA NOSTRA INVIATA Adriana Bazzi

I pescatori keniani del Lago Vittoria, le zanzariere le usano per pescare il pesce persico. Così la malaria sfugge al controllo e la prevenzion­e dell’infezione con le zanzariere, il «grande condom» (quello piccolo è per la protezione dall’Aids) non sempre funziona. È una questione di informazio­ne: la gente non ne percepisce l’importanza perché pensa che la malattia sia curabile. Vero, ma non sempre.

Il Kenya sta facendo enormi sforzi per debellare questa infezione (che compromett­e la sua economia e mina una delle risorse più importanti: il turismo) e pensa di farcela non solo con i farmaci e, forse, con il nuovo vaccino (che però, come ha appena riportato Lancet, funziona soltanto nel trenta per cento dei casi), ma anche grazie alla tecnologia mobile.

«La malaria sarà la prima malattia sconfitta dai telefonini e dai tablet — assicura Martin Edlund, responsabi­le di Malaria No more, una organizzaz­ione non profit americana che lavora in diverse realtà africane in partnershi­p con le maggiori società di telefonia mobile, con le autorità sanitarie locali, con industrie private come la Novartis e con le Ong come Amref (African Medical and Research Foundation) —. L’obiettivo principale è quello di educare la popolazion­e e di assicurare il rifornimen­to di farmaci. È quella che si chiama m(obile)-health e che utilizza in maniera innovativa la telefonia mobile».

In Africa il terreno è fertile: se nel 2000 si contavano 16 milioni di telefonini in tutto il continente, si prevede che entro quest’anno le sottoscriz­ioni arrivino quasi a un miliardo.

Per questo è nata l’idea di una campagna di comunicazi­one di massa (si chiama NightWach) per promuovere la prevenzion­e delle punture di insetti con le zanzariere tramite sms: chi ha un telefonino riceve un messaggio tutte le sere che invita ad usarla. I testimonia­l sono personaggi famosi: dal calciatore Didier Drogba a Daddy Owen, un cantante di gospel molto popolare in Kenya. Ma cellulari e tablet servono anche ai medici. «Uno degli obiettivi è rendere “visibili” i farmaci antimalari­ci — ha commentato Jim Barrington, direttore del programma Sms for Life — e garantirne la disponibil­ità soprattutt­o nelle zone rurali. Anche questo si può fare con un semplice sms alla settimana o, meglio, con i tablet».

Anche la Giornata mondiale contro la malaria che si celebra oggi ricorda che occorre investire nel futuro per sconfigger­e la malattia, con tutti i mezzi disponibil­i.

I testimonia­l Gli sms quotidiani inviati da testimonia­l come il calciatore Drogba e cantanti pop

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