Tablet e messaggini per battere la malaria
Mappe con la disponibilità di farmaci o indicazioni sulle zanzariere. I programmi di prevenzione in Africa
I pescatori keniani del Lago Vittoria, le zanzariere le usano per pescare il pesce persico. Così la malaria sfugge al controllo e la prevenzione dell’infezione con le zanzariere, il «grande condom» (quello piccolo è per la protezione dall’Aids) non sempre funziona. È una questione di informazione: la gente non ne percepisce l’importanza perché pensa che la malattia sia curabile. Vero, ma non sempre.
Il Kenya sta facendo enormi sforzi per debellare questa infezione (che compromette la sua economia e mina una delle risorse più importanti: il turismo) e pensa di farcela non solo con i farmaci e, forse, con il nuovo vaccino (che però, come ha appena riportato Lancet, funziona soltanto nel trenta per cento dei casi), ma anche grazie alla tecnologia mobile.
«La malaria sarà la prima malattia sconfitta dai telefonini e dai tablet — assicura Martin Edlund, responsabile di Malaria No more, una organizzazione non profit americana che lavora in diverse realtà africane in partnership con le maggiori società di telefonia mobile, con le autorità sanitarie locali, con industrie private come la Novartis e con le Ong come Amref (African Medical and Research Foundation) —. L’obiettivo principale è quello di educare la popolazione e di assicurare il rifornimento di farmaci. È quella che si chiama m(obile)-health e che utilizza in maniera innovativa la telefonia mobile».
In Africa il terreno è fertile: se nel 2000 si contavano 16 milioni di telefonini in tutto il continente, si prevede che entro quest’anno le sottoscrizioni arrivino quasi a un miliardo.
Per questo è nata l’idea di una campagna di comunicazione di massa (si chiama NightWach) per promuovere la prevenzione delle punture di insetti con le zanzariere tramite sms: chi ha un telefonino riceve un messaggio tutte le sere che invita ad usarla. I testimonial sono personaggi famosi: dal calciatore Didier Drogba a Daddy Owen, un cantante di gospel molto popolare in Kenya. Ma cellulari e tablet servono anche ai medici. «Uno degli obiettivi è rendere “visibili” i farmaci antimalarici — ha commentato Jim Barrington, direttore del programma Sms for Life — e garantirne la disponibilità soprattutto nelle zone rurali. Anche questo si può fare con un semplice sms alla settimana o, meglio, con i tablet».
Anche la Giornata mondiale contro la malaria che si celebra oggi ricorda che occorre investire nel futuro per sconfiggere la malattia, con tutti i mezzi disponibili.
I testimonial Gli sms quotidiani inviati da testimonial come il calciatore Drogba e cantanti pop