La rimonta di Canale 5 passa dal successo della Juve in Champions
Un punto, solamente un punto di share: è la distanza che, ad aprile, separa le due principali reti generaliste nazionali, Rai1 e Canale 5, nella prima serata. Un distacco minimo, frutto dell’effetto combinato di un doppio fenomeno: il progressivo consolidamento dell’ammiraglia Mediaset (che, rispetto allo scorso anno, guadagna circa due punti di share, attestandosi sul 17,1%) e la sequenza di tonfi infilata ultimamente dalla prima rete del servizio pubblico (ferma al 18,2%).
Se si aggiunge che, nell’intero giorno, la situazione è pressoché di parità (attorno al 16,5%), si capisce che qualcosa di rilevante sta avvenendo. Nel
Top & Flop
MONACO-JUVENTUS 2° T. Massimiliano Allegri 8.449.000 spettatori, 29,64% di share Canale 5, mercoledì 22 aprile, ore 21.47 SOGNANDO L’AFRICA Kim Basinger 383.000 spettatori, 1,61% di share La7, sabato 18 aprile, ore 21.21 prossimo futuro vedremo «il sorpasso», con la televisione commerciale pronta ad assumere la leadership (come accade, per esempio, in Francia con TF1)?
I risultati di questi giorni dipendono in larga misura da alcune buone performance di casa Mediaset: la diretta della Champions League, in primo luogo (col record di Monaco-Juventus, mercoledì scorso), la forza di alcuni «classici» di rete (da «Amici» di Maria de Filippi, il sabato sera, a «Striscia la notizia», ogni giorno), la fiction «di genere» («Squadra mobile»), il successo di alcune «scoperte» sul mercato internazionale («Il Segreto», ovviamente). Viceversa, Rai1 ha avventatamente lanciato un programma debole come «Senza parole», con Antonella Clerici, contro il sabato della De Filippi, e l’ha bruciato anche in altre collocazioni (giovedì sera lo show ha raccolto un misero 13,3% di share). Anche Carlo Conti, dopo Sanremo, è sottotono con «Si può fare!» (16%). La serie spagnola «Velvet», infine, si ferma al 12,3%. Quel che deve più preoccupare è che questi programmi — anche quelli più seguiti — raccolgono principalmente un pubblico anziano. E il servizio pubblico esce dall’orizzonte mentale degli spettatori più giovani. ( a.g.) In collaborazione con Massimo Scaglioni,
elaborazione Geca Italia su dati Auditel