Berlusconi non sarà nel simbolo L’ex premier pensa già al dopo voto
Nessun comizio ma visite ai luoghi simbolo, come il santuario di Padre Pio
Potrebbe essere il primo atto dell’annunciata rivoluzione che, nelle intenzioni di Silvio Berlusconi, dovrebbe cambiare il suo partito e tutto il centrodestra. Perché nelle Regionali del 31 maggio nel simbolo di Forza Italia per la prima volta non comparirà il suo nome, che ha caratterizzato oltre 20 anni di vita politica.
La decisione è ufficiosa ma è ormai presa, ed il senso pare chiaro: Berlusconi non vuole legare il suo rientro in campo ad una competizione elettorale dalla quale non si aspetta trionfi, tantomeno per il suo partito.
Ha comunque assicurato che parteciperà a vari eventi della campagna elettorale per sostenere soprattutto i candidati che hanno più chance di farcela: Stefano Caldoro in Campania, Giovanni Toti in Liguria ma anche Luca Zaia in Veneto. Nessun comizio, ma visite ai luoghi simbolo (in Puglia potrebbe recarsi al santuario di Padre Pio di San Giovanni Rotondo) e si vedrà se e quante partecipazioni televisive.
L’appuntamento che conta, per lui, è dopo le elezioni. Quando, comunque vada, ci si attendono cambiamenti importanti in FI. Il Partito repubblicano invocato dal leader ancora non ha una sua fisionomia, ma la tentazione della palingenesi è forte.
D’altronde, cambiamenti ce ne saranno in ogni caso, perché almeno un pezzo del partito sembra avviato alla scissione. Fitto e i suoi, infatti, continuano nella loro marcia solitaria di partito nel partito, non solo con il sostegno in Puglia a un candidato diverso da quello di FI (Schittulli, contro la Poli Bortone), ma anche con iniziative tematiche e politiche che vanno via via a costituire quello che dovrebbe rappresentare il manifesto di una nuova forza politica.
Dopo la presentazione di un documento alternativo al Def del governo e in attesa di altre uscite, ieri è stata la volta di una lettera di Fitto — firmata da 30 parlamentari fra i quali Capezzone, Romano, Galati — indirizzata a David Cameron e pubblicata sul Telegraph, nella quale si annuncia il sostegno al premier e ai Conservatori inglesi in vista delle elezioni del 7 maggio e in nome delle politiche liberali che il governo inglese sta attuando.
Il fatto che la lettera sia stata pubblicata da un autorevole quotidiano farebbe pensare a un sostegno esterno di peso al movimento di Fitto, che sembra ormai in rampa di lancio, prima o subito dopo le Regionali. le Regioni al voto: Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto le giunte uscenti con maggioranze di centrodestra, sostenute anche da FI, 5 quelle di centrosinistra
L’intervento Fitto prosegue il distacco. Ieri sul «Telegraph» una sua lettera pro Cameron