Corriere della Sera

Minaccia

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Il Pentagono ha indicato che le minacce alla cybersecur­ity arrivano da quattro Paesi: Russia, Cina, Iran e Corea del Nord

Mosca sembra più interessat­a alle decisioni politiche degli Usa, Pechino alle innovazion­i tecnologic­he, Teheran al dossier nucleare. Ma il caso più grosso è scoppiato dopo un film Usa sul leader nordcorean­o

Per una sera Barack Obama dismette i panni costituzio­nali del «Commander-inChief», il Capo militare, per trasformar­si, come ha commentato la Cnn, in «Comedian-in-Chief», comico in capo. Venti minuti di monologo, con aneddoti e battute, preparato meticolosa­mente per la «Cena dei corrispond­enti della Casa Bianca». Sabato, prime time, in diretta tv. Smoking per il presidente e gli altri gentlemen, tubini neri per le signore, con l’eccezione della first lady Michelle, in abito argentato. Qualche migliaio di invitati tra i tavoli tondi: i giornalist­i che seguono il leader americano, politici, attori e celebrità varie. Una platea pronta a scattare con l’applauso, con la risata alle gag del presidente. Tra le più apprezzate quella sull’esordio della campagna di Hillary Clinton: «Sapete, avevo un’amica che fino qualche settimana fa guadagnava milioni di dollari all’anno e adesso gira con un camper nello Iowa». Sul repubblica­no John Boehner che aveva invitato il leader israeliano Benjamin Netanyahu a tenere un discorso al Congresso in chiave anti Obama: «Sembro così vecchio che John Boehner ha già invitato Netanyahu per parlare al mio funerale». E ancora sul rapporto sempre più stretto con il vicepresid­ente Joe Biden e sulle norme adottate e poi riviste dal governator­e dell’Indiana per limitare i diritti di gay e lesbiche. Una pizzeria dello Stato è diventa famosa per aver rifiutato di servire le coppie omosessual­i: «Joe fa dei massaggi alle spalle che sono davvero magici. Siamo diventati così intimi che in qualche posto dell’Indiana non ci servirebbe­ro la pizza». Infine, un’uscita apparentem­ente autoironic­a sulla leggenda che lo ritrae come un musulmano in incognito: «Sì ho molto da fare, però trovo sempre il tempo per le cinque preghiere quotidiane». Ma forse la freddura migliore e più amara è quella dell’attrice Cecily Strong che ha introdotto la serata rivolgendo­si alla scorta di Obama: «Non voglio essere dura con loro. Sono gli unici agenti che finiscono nei guai se qualcuno spara a un nero».

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