Squadra in ritiro ad oltranza e tanti giocatori scontenti Inzaghi è sempre più solo

In ritiro fino a data da destinarsi. La raccapricciante prestazione di Udine, culminata nel burrascoso faccia a faccia in pullman fra Pippo Inzaghi e la squadra da cui si è sentito tradito, ha prodotto come effetto la decisione da parte dello stesso tecnico e condivisa dalla società di trattenere i giocatori a Milanello a oltranza. Con il rischio — nel caso in cui non si scrollino di dosso l’atteggiamento spensierato da ultimi giorni di scuola, benché manchino alla fine del campionato ancora sei giornate — di restare isolati fino al 31 maggio. La misura drastica non è stata accolta con favore dai giocatori anche se Inzaghi, dopo averli definiti sabato sera sul bus a muso a duro «indegni», nega furioso che qualcuno di loro si sia permesso di replicare facendo leva sulla sua inadeguatezza ad allenare. Eppure non può non sapere che oltre a chi ha sussurrato velenoso al suo indirizzo è nutrita la schiera degli scontenti e dei perplessi sulla sua gestione.

Sull’argomento la società ufficialmente tace (comunicati di smentita sul sito del club non sono comparsi). Del resto i dirigenti (Galliani e Gandini) nel momento del confronto non erano presenti: trattandosi di un fatto interno alla squadra erano scesi dall’autobus per consentire all’allenatore di gestire in autonomia la comunicazione del ritiro punitivo. Quel che è certo è lo scollamento