Il Regno al voto più incerto tra Cameron e Miliband
dal nostro corrispondente
La sorte del premier uscente David Cameron e del leader laburista Ed Miliband è nelle mani del «Bullo» (The Bully) e di «Scotweiler»: questi sono i nomignoli affibbiati da giornali e tabloid a Nigel Farage e Nicola Sturgeon. Ma al di là della fantasia irriverente della stampa britannica è vero che il populismo dello Ukip e l’indipendentismo dello Scottish National Party sono le variabili fuori controllo del voto di oggi. Quanto faranno perdere ai conservatori e ai laburisti? Si eleggono 650 parlamentari ai Comuni. Nessuno avrà la maggioranza. E domani, a risultati acquisiti, comincerà un’altra partita sulle alleanze che renderanno possibile un nuovo governo. Nel 2010 furono sufficienti cinque giorni a David Cameron per trovare l’accordo di coalizione con i liberaldemocratici di Nick Clegg. Questa volta lo scenario è dominato dalla presenza di più forze che scardinano le consuetudini politiche. Lo Ukip prenderà parecchi consensi nel Sud inglese ma, per via del sistema elettorale, pochi seggi: la dispersione toglierà comunque collegi ai tory. Parallelamente lo Scottish National Party metterà nell’angolo i laburisti nel loro antico fortino. Chi andrà a Downing Street? E con chi?
@fcavalera