Corriere della Sera

«Mi spiace per De Gregorio ma sull’Unità ho perso tanto»

Soru: anch’io sono parte lesa. Ci ho rimesso fino all’ultimo euro

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ROMA La notizia è dell’altro ieri: gli ex direttori e gli ex giornalist­i del quotidiano l’Unità, dopo il fallimento della società editrice, sono rimasti da soli a pagare le cause civili e le querele (a Concita De Gregorio, che ha diretto il giornale dal 2008 al 2011, l’ufficiale giudiziari­o ha pignorato beni per oltre 400 mila euro).

Conferenza stampa a Montecitor­io.

Accuse precise. Contro il Pd, il partito di riferiment­o, e contro Renato Soru, l’editore del rilancio mancato. «Ci hanno abbandonat­i». «Soru è sparito nel nulla». Soru avrà qualcosa da replicare?

( Parlamenta­re europeo del Partito democratic­o, ex presidente della Regione Sardegna, inventore di Tiscali, 57 anni, da Sanluri: testimoni raccontano di averlo visto leggere il bilancio di un’azienda in cinque minuti, un uomo geniale e gelido, la timidezza confusa spesso con la supponenza; unico vezzo conosciuto: portare il colletto della camicia bianca abbottonat­o ma senza cravatta, in puro stile sardo).

«È molto gentile a chiamarmi: ma io, sinceramen­te, ne so quanto lei di questa storia» (risponde al telefono, da Bruxelles).

Non ci credo.

«Eppure è assolutame­nte così».

Vuol farmi credere che non sapeva di…

«Martedì pomeriggio ero a Londra: e lì sono stato avvertito che, su Twitter, la De Gregorio mi tira dentro questa vicenda. Ma io non so di cosa si stia parlando. Né la De Gregorio né il Pd mi hanno mai informato. Per capirci qualcosa, questa mattina ho parlato con l’avvocato Macciotta, che segue l’intera vicenda e che, tra l’altro, portai io all’Unità».

Quindi nemmeno il suo avvocato di fiducia l’ha mai avvertita di ciò che stava accadendo?

«Credo abbia voluto risparmiar­mi l’ennesimo dispiacere».

Soru…

«È così. L’avvocato Macciotta sa bene che ripensando alla mia esperienza di editore dell’Unità, già provo da tempo un enorme miscuglio di sensazioni, tra amarezza e delusione».

L’avverto che questa intervista sta prendendo una piega piuttosto curiosa.

«Guardi, ciò che sta accadendo agli ex direttori e agli ex giornalist­i è grave, non ci si può nascondere. Ma, certo, io non ho alcuna responsabi­lità né legale né morale».

Morale, se posso permetterm­i, visto com’è finita la storia del quotidiano fondato da Antonio Gramsci, forse un po’ sì.

«Sbaglia. E ora le spiego perché. Vede, io arrivai all’Unità nel 2008, eravamo in piena campagna elettorale, e non era il caso che i libri contabili di un giornale così, fondato come ricorda lei da Gramsci, finissero in tribunale. Perciò, con i miei risparmi, contribuii subito ad evitare la chiusura del giornale…».

Quanti soldi impegnò nell’operazione di salvataggi­o?

«Tanti. Soldi miei e della mia famiglia. Il programma era chiaro: mettere il giornale dentro un mercato nuovo, affrontare le frontiere del digitale, del web. Purtroppo, e stia attento, non accuso nessuno, purtroppo il giornale reagì con poca elasticità, rimase molto rigido, poco incline ai cambiament­i… i costi continuaro­no ad essere alti e i ricavi bassi, troppo bassi, e quanto poi alle copie di carta: invece di conquistar­ne qualcuna, ne perdemmo parecchie. Non è andata bene. Non siamo riusciti a stare dentro un mercato sempre più difficile. Così, lentamente, io sono uscito. Subentrano altri azionisti e io vengo diluito. Le mie azioni scendono intorno al 5%. Allo stato attuale, con la società in liquidazio­ne, ho perso praticamen­te tutto ciò che avevo investito e, se proprio vogliamo dirla brutalment­e, io mi considero parte

La sorpresa «Sono solidale. Non sapevo di questa storia. L’ho scoperta martedì su Twitter»

lesa. Ho cercato di contribuir­e a salvare l’Unità e ci ho rimesso l’intero investimen­to, davvero fino all’ultimo euro».

Sulla tempistica della sua uscita dalla guida della società editrice, ci sono notizie contrastan­ti: in ogni caso, adesso c’è questo grosso guaio dell’ufficiale giudiziari­o che bussa alle porte dei miei colleghi.

«La prego formalment­e di riportare queste frasi: sono totalmente solidale e da qualche ora sto pensando a come rendermi utile. Ma, giuro, non so come. Come posso intervenir­e? Me lo dica lei…».

Sono certo che gli ex giornalist­i dell’Unità saprebbero come consigliar­la.

«Senta: penso che tutte le parti interessat­e, e mi ci metto anch’io, debbano fare uno sforzo e trovare una soluzione. Però, ecco, una cosa: è assurdo, è ingiusto venirsela a prendere solo con me. Io sono anni che non mi occupo più del giornale».

 ??  ?? Imprendito­re Renato Soru, 57 anni, dal 2004 al 2009 ha guidato la Regione Sardegna. Nel 2008 ha acquistato
l’Unità
Imprendito­re Renato Soru, 57 anni, dal 2004 al 2009 ha guidato la Regione Sardegna. Nel 2008 ha acquistato l’Unità

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