La vicenda
Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha davanti a sé ancora un anno di mandato
Il prossimo 28 maggio guiderà la riunione dell’associazione di viale dell’Astronomia che lascerà la Capitale per spostarsi sul palcoscenico milanese di Expo 2015 lunghissima lettera sui meriti dell’accordo Confindustria-Abi (da lui siglato); Stefano Dolcetta, il «vice» per le relazioni industriali che punta sul ruolo nella riforma del Jobs act; la torinese Licia Mattioli, che prova per contro a interpretare il pensiero di una Fca in realtà indifferente a viale dell’Astronomia; il presidente degli emiliani Maurizio Marchesini e il suo opposto modenese Marco Bonometti, schieratissimo versus quelli che definisce «professionisti dell’associazionismo»; Alessandro Laterza, candidato di bandiera di un Sud che si
A ottobre Una dozzina di candidati, ma non si parte prima di ottobre
sente tagliato fuori; Pippo Zigliotto, espressione del più tipico movimentismo veneto; Gaetano Maccaferri, bolognese, vicepresidente non così assiduo all’Eur; Aurelio Regina, che sarebbe dovuto essere l’uomo forte di Squinzi ma ha sbagliato i calcoli e si è dovuto presto dimettere. Tutti, da ieri, sanno che il calcio d’inizio è rinviato. E per i più non sarà un vantaggio.