Terna fa il pieno di utili in attesa della rete delle Ferrovie
Terna ha chiuso il primo trimestre con utili in crescita del 13,8% a 165,2 milioni di euro e ricavi in aumento del 7,4% a 513,3 milioni: sono i conti approvati dal consiglio della società della rete elettrica. L’operazione per l’acquisizione della rete ad alta tensione di Fs dovrebbe andare in porto «subito prima della pausa estiva o poche settimane dopo», ha detto l’amministratore delegato Matteo Del Fante.
Idb compra i mobili Gervasoni
di Udine che ha partecipato al progetto Elite di Borsa Italiana e firmato, fra l’altro, gli arredi della nave da crociera Britannia varata da Fincantieri. Idb ha rilevato il 100% della Gervasoni (24 milioni di fatturato 2014, +5% sul 2013, e 2,5 milioni di utile netto) e i due fratelli hanno sottoscritto il 30% della nuova holding, assistiti anche dalla merchant bank Dvr Capital. «Cercavamo un partner, la proposta di Colonna e Sattin ci ha appassionato», dice Giovanni Gervasoni, presidente di Idb (Michele è consigliere delegato). La prima acquisizione è attesa entro l’anno.
Usa, tv via cavo a 500 megabit
di riferimento dando via libera al Docsis 3.1, che significa arrivare a 500 megabit per secondo, l’unità di misura della velocità di trasmissione dei segnali digitali attraverso la rete in fibra ottica. Questa decisione ha l’effetto di rendere superati gli standard europei che, secondo l’agenda digitale, stabiliscono l’obiettivo di arrivare a 100 megabit di collegamenti possibili per buona parte della popolazione entro il 2020. Un traguardo, per l’Italia, non facile. L’approvazione del nuovo standard americano, naturalmente, non significa che i 500 megabit verranno raggiunti subito. L’avvicinamento all’obiettivo avverrà con gradualità e con interventi che ogni società del settore stabilirà sulla base delle risorse disponibili. La rete in fibra ottica resta quella esistente, mentre i cambiamenti riguarderanno software e apparecchi da collegare. Resta il fatto che il dado è tratto. E’ altrettanto vero, peraltro, che per il momento sul mercato italiano le tv via cavo non ci sono. La questione getta benzina sul fuoco dello scontro su come l’Italia deve procedere per recuperare i ritardi accumulati e raggiungere gli obiettivi stabiliti a livello europeo.