Corriere della Sera

La canzone, composta nel ‘75, farà parte di un album live

- Pasquale Elia

Chissà se parlando con il suo amico Troisi avrebbe scherzato più o meno così: « Sai che c’è Massimo? Tu hai ricomincia­to da tre, io invece ricomincio da zero». Sì, da quell’anno zero che segnò l’inizio dell’avventura artistica di Pino Daniele. Perché adesso, dopo 40 anni, un brano inedito registrato alla meno peggio su una musicasset­ta arancione, torna in vita insieme con il suo autore, il cui cuore ha smesso di tenere il tempo la sera del 4 gennaio.

Riprende a suonare per il suo pubblico, il Mascalzone latino, e lo fa con il doppio cd «Nero a metà live» (in uscita il 9 giugno e dal 12 maggio in pre-order su tutti i digital store) che è la registrazi­one integrale dell’ultimo concerto che tenne il 22 dicembre del 2014 al Forum di Assago-Milano. E nell’album i suoi fan troveranno anche un pezzo che il musicista incise nel salotto di casa del suo amico percussion­ista Rosario Jermano.

Era il 1975: Pino fece ascoltare quattro provini a un discografi­co, il quale intuì le potenziali­tà di quel sound e decise che tre di quelle canzoni sarebbero finite nel disco d’esordio del bluesman napoletano. Una, « ’ O pusteggiat­ore » , rimase fuori dall’album «Terra mia»: si ascolterà per la prima volta in «Nero a metà live» con un titolo diverso, «Abusivo», e con un arrangiame­nto nuovo di zecca curato da Tullio De Piscopo, Ernesto Vitolo e Gigi De Rienzo.

«Oggi vede tutto con occhi diversi e sono sicuro che approva il lavoro che abbiamo fatto», racconta Alessandro Daniele, il figlio trentacinq­uenne di Pino, che proprio fa fatica a declinare i verbi al passato parlando di quel musicista di cui è stato anche un collaborat­ore speciale per quindici anni. «Con lui mi sentivo dieci volte al giorno e ancora oggi, quando devo fare delle scelte, istintivam­ente mi viene di chiamarlo».

Volti

Alessandro Daniele, 35 anni, con il padre Pino, morto il 4 gennaio di quest’anno. A giugno uscirà il doppio cd «Nero a metà live» che, oltre ai successi, conterrà la canzone inedita «Abusivo», che Daniele compose nel ‘75 con il titolo «’O pusteggiat­ore» dell’Unesco. Vorremmo realizzare un piccolo teatro in cui proiettare degli ologrammi per rivedere mio padre in forma tridimensi­onale nei primi Anni 90 mentre suona la chitarra».

Alessandro ha condiviso tante cose con Pino, anche le sue scelte d’amore: «Con lui c’era un rapporto d’amicizia. Ed è chiaro che, dopo due separazion­i, se ne parlava tanto. Io gli dicevo: “Guarda, che se tu sei convinto di quello che stai facendo, e lo fai con il cuore, io sono con te”». Tra i due un legame stretto, che Alessandro desidera ricordare quotidiana­mente. Il 15 maggio riaprirà il Tuscany bay, il complesso balneare realizzato dall’autore di «Napule è» a pochi minuti da Orbetello: «Lì c’è anche il jazz bar dove faremo musica dal vivo. Tutti i giorni, al calar del sole, papà faceva sentire in spiaggia “Nessun dorma”, quella suonata da Jeff Beck. Io farò mettere quella eseguita da papà. Così il tramonto sarà sempre dedicato a lui». E Pino non dovrà mai chiedere al figlio: «Alessandro, dimmi cosa succede sulla Terra».

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