Lui, lei e la stanza d’albergo di Marthaler
Spettacolo raffinatissimo, King Size-Variazioni enarmoniche diretto dal regista dai molti talenti creativi Christoph Marthaler, vive di un fluire di generi e musiche che tutto unisce, da Bach al cabaret, al pop.
Uno strepitoso «spettacolo da camera» eseguito in una stanza d’albergo, da Lei e Lui, Michael von der Heide e Tora Augestad, da un musicista, Bendix Leffsen, e da un’anziana Protagonista L’attrice norvegese Tora Augestad (35) in «King Size» signora, Nikola Weisse, che inaspettata attraversa o prende la scena, l’unica che parla. Straordinari gli interpreti (8 giugno, Torino).
Sogni, realtà, generi, musiche sfociano, con scarti poco percepibili, in uno strano teatro di boulevard contaminato dall’assurdo, permeato di ironia. Un delirio che racconta cantando, grazie anche a una melanconica noia che si propaga in una ripetitività con qualche variazione, qui forse da ricercare le note enarmoniche evocate nel titolo — due diverse che producono lo stesso suono. King Size racconta il suono della solitudine, nel dipanarsi di una ottundente quotidianità allegramente intessuta di sentimenti spenti in un garbato rispetto, rotta da solipsistici schizzi di liberatoria follia. Uno spettacolo di coinvolgente, pacata verticalità che, sorridendo, racconta molto più di quel che sembra raccontare. King Size regia di Christoph Marthaler