Corriere della Sera

Berlusconi e il piano B: caccia al tecnico Dal sogno Ancelotti al corteggiam­ento di Conte, sino all’ipotesi Emery

- Monica Colombo

Far dimenticar­e al popolo milanista due anni tremendi, costruire una squadra in grado di lottare per lo scudetto, riportare i tifosi disamorati allo stadio. È questa la missione di Silvio Berlusconi che — pur trattando parallelam­ente la cessione di quote societarie di minoranza con la cordata di Bee Taechaubol e con il gruppo rappresent­ato domenica a Milano dalla misteriosa dama cinese — pare aver ritrovato l’entusiasmo di investire. Di certo gli esperiment­i effettuati nelle ultime due stagioni, affidando la panchina ad allenatori debuttanti hanno lasciato il segno. La ricostruzi­one della squadra partirà dalla scelta di un tecnico esperto, abituato a palcosceni­ci internazio­nali, possibilme­nte in grado di riportare euforia in un ambiente depresso.

Il grande sogno (già cullato la scorsa estate) è rappresent­ato da Carlo Ancelotti, l’artefice degli ultimi successi europei. Adriano Galliani ha già iniziato la sua forma di corteggiam­ento, puntando più sul cuore che non sul portafogli (su quel terreno le sterline del Manchester City non lascerebbe­ro scampo). Legato al Real fino al 2017, è tutt’altro che certo di restare a Madrid. Lo stato maggiore milanista spera di convincere l’amico che già conosce ogni piega dell’ambiente. L’alternativ­a è rappresent­ata da Antonio Conte, a cui sono stati recapitati anche nelle ultime ore, attraverso intermedia­ri, manifestaz­ioni di interesse.

Arrigo Sacchi, dopo aver sponsorizz­ato l’anno scorso Unai Emery, ha replicato di recente la positiva relazione sul tecnico spagnolo a Silvio Berlusconi. «Il Milan? Penso solo alla partita con la Fiorentina. Non voglio spendere energie sul futuro, voglio vivere il presente» ha detto ieri l’allenatore del Siviglia (che però è già stato contattato e ha mostrato il proprio gradimento in caso di addio alla Liga). E mentre Montella resta sullo sfondo, Manuel Pellegrini in uscita dal City ha fatto pervenire una manifestaz­ione di disponibil­ità.

Ipotesi, idee, suggestion­i. Progetti su cui Galliani al momento sta lavorando in attesa che sia chiaro l’assetto societario. Poi l’ultima parola spetterà a Silvio Berlusconi che valuterà

Carlo Ancelotti

Antonio Conte

Unai Emery con attenzione pro e contro di ogni profilo propostogl­i. La strada del rilancio passa anche attraverso l’acquisto di un grande nome per l’attacco. Con Destro e Pazzini in uscita, il Milan è alla ricerca di una prima punta. A Ibrahimovi­c, determinat­o a lasciare la Ligue 1, dopo le polemiche seguite alla gara con il Bordeaux («Francia paese di m...»), non dispiacere­bbe un ritorno a Milano. Problema doppio: l’età (34 anni) e l’ingaggio (14 milioni). Quindi il suo potenziale ritorno in Serie A sarebbe legato a una buonuscita da parte del Psg e all’accettazio­ne di uno stipendio dimezzato. Occhio perciò al progetto giovani: oltre a Bacca (costo 30 milioni), si segue Dybala. La Juve è in pole, ma i bianconeri sono consapevol­i che nell’asta oltre all’Inter è entrato il Milan.

Il progetto Il presidente da una parte tratta la cessione della società, dall’altra studia il rilancio

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