La papera di Padelli tiene il Torino lontano dall’Europa Clamoroso autogol dopo 3 minuti: l’Empoli vince ed è salvo, i granata falliscono l’aggancio al sesto posto
A 90 minuti dalla finale, come twitta Massimiliano Allegri (premettendo: «I tanti piccoli passi fatti insieme hanno portato la nostra #euroJuve fin qua»), la Juventus si concede un giorno di riposo. Il comunicato societario più che la solita velina sembra un proclama vergato dal Maresciallo d’Italia Armando Diaz (lui più pulito nella prosa). Non solo fatti, anche emozioni: «La ripresa allo Juventus Center è prevista per domani pomeriggio (oggi, ndr) , quando inizierà la preparazione in vista di Juventus-Cagliari. Nonostante il campionato sia ormai vinto, i ragazzi di Allegri vorranno festeggiare lo storico Juventus in finale se: vince pareggia perde con un gol di scarto segnando almeno 2 gol Real Madrid in finale se:
vince 1-0 o con 2 o più gol di scarto
Il Torino fallisce l’aggancio all’Europa, l’Empoli vince e festeggia la salvezza. Brutta battuta d’arresto per i granata che non riescono ad agguantare il sesto posto: decisivo l’incredibile errore del portiere Padelli, che svirgola il pallone in un rinvio e infila la propria porta dopo appena tre minuti. L’Olimpico granata resta gelato. Il portiere chiede scusa, la squadra prova a ripartire. C’è tutto il tempo per riannodare i fili di una partita complicata, di rimettere in sesto il risultato e riprendere la corsa. Ma il Toro non è il solito Toro, offre una prova incolore, gioca senza idee e sotto ritmo. Forse perché traguardo con i propri tifosi nell’unico modo che conoscono: continuando a vincere. E se ogni successo prepara la strada a quello successivo, conquistare i tre punti sarà davvero il miglior modo di presentarsi alla grande sfida di del Bernabeu».
L’euforia è contagiosa. Tutti i calciatori con un profilo social si sono mostrati entusiasti. Da citare il sanremese Stefano Sturaro: «Ho sognato fin da bambino una notte come questa, continuiamo a sognare», ma soprattutto quello di Carlos Tevez: «Tutti uniti stiamo facendo la storia, come gruppo e come squadra. È questo che ci ha portato qua». L’Apache è stato davanti trova una delle squadre più organizzate del campionato, l’Empoli del maestro Sarri, arrivato alla seconda vittoria consecutiva dopo quella casalinga con il Napoli e al sesto risultato utile consecutivo. Numeri da salvezza. «La salvezza è il nostro scudetto» gongola Valdifiori, regista conteso. Ora il derby con la Fiorentina. Per il cammino del Toro verso l’Europa League, invece, sarà decisivo lo scontro diretto con il Genoa di lunedì prossimo. Ventura è amareggiato ma non si arrende. La lotta continua: cinque squadre per due posti. protagonista di un caso transoceanico, montato dai media argentini che cercano pretesti per motivare l’addio di Tevez. Carlitos non ne ha bisogno, c’è un gentlemen agreement. Al momento della sostituzione, furente, avrebbe dato ad Allegri del «fifone» per cui lo spagnolo usa un’espressione più colorita. Adrenalina in libertà, poi la pace. Todos juntos seremos la historia.
«A 90 minuti dalla finale» (esclusi fastidiosi supplementari e rigori), però si può rivoltare. Per Berlino, dicono gli spagnoli, basta un gol (a zero). Oltre l’euforia, ne è consapevole anche la Juventus che legge realisticamente il 2-1: non è un grande risultato, ma è stato grande come è stato ottenuto. E per il carattere dei più più giovani: Sturaro (22), Pereyra (24), Morata (22), a cui si può aggiungere Pogba (22). Sia la prova, sia la media dell’età sono una base solida per il futuro. Il piano per Madrid comunque è pronto, puntellato dalle statistiche: al Bernabeu le «Meringhe» segnano sempre. Per cui non si può giocare una partita di controllo ma giocare, punto. Più che «primo non prenderle», «primo fare gol». Come dice Leonardo Bonucci: «C’è da andare a vincere un’altra battaglia. A Madrid con la stessa voglia di vincere messa in campo stasera, anzi..».
Contro il Cagliari, con i bambini al posto degli ultrà , «via vai in campo, ma Allegri è interessato soprattutto a Paul Pogba che vorrebbe al Bernabeu, anche per poco. La Juventus ha giocato per sé, ma anche per la patria. Grazie alla vittoria bianconera, l’Italia supera la Spagna e conquista il primo posto stagionale nel ranking per club dell’Uefa. L’Italia ha ora 18.5 punti contro i 18.357 alla Spagna. Più distanziate Germania ( 15.571) e Inghilterra con (13,571.) Ancora più importante la crescita dell’Italia nel ranking generale dell’Uefa, a cui contribuiscono anche le semifinali di Fiorentina e Napoli in Europa League. Siamo sempre dietro Spagna, Inghilterra e Germania ma il Portogallo, che ci braccava pericolosamente, è stato sensibilmente staccato. Per quanto riguarda le società, Real Madrid a primo posto e Juventus quattordicesima, ma prima in Italia. La storia è nota.
La vicenda
Hristiyan Ilievski, 37 anni, macedone, ex poliziotto, è il capo della banda degli «zingari», l’anello di congiunzione tra i vertici dell’organizzazi one del calcioscommes se e i giocatori da corrompere
Latitante dal giugno 2011, quando scoppiò lo scandalo e lui scappò dalla sua casa sul lago di Como per trasferirsi in Macedonia, Ilievski si è costituito il 27 aprile scorso. È accusato di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva
Sono 130 i destinatari dell’avviso di chiusura delle indagini sul calcioscommes se condotta del pm di Cremona Roberto Di Martino
Autogol Il «rinvio» di Daniele Padelli, 29 anni, verso la propria porta (Pegaso News)