Orson Welles resta un modello anche per i corti e le serie web
Per celebrare il 100° anniversario dalla nascita (il 6 maggio 1915 a Kenosha, Wisconsin, Usa), Studio Universal (Mediaset Premium sul DTT) celebra Orson Welles proponendo, innanzitutto, un piccolo ma emozionante film del 1953: Return to Glennascaul. Il film di 23’, preceduto da un’introduzione di Peter Bogdanovich, si ispira alla leggenda popolare del «Vanishing Hitchhiker», nella quale persone sole che viaggiano in auto incontrano o sono accompagnate da un autostoppista che successivamente scompare senza dare spiegazioni.
Welles (che interpreta se stesso), in un momento di pausa dal travagliato film Othello, in viaggio una
Vincitori e vinti
JUVENTUS-REAL MADRID Carlos Tevez Ancora record per la Juve su Canale 5: gli spettatori sono 9.663.000, per una share del 32,8% UNA GRANDE FAMIGLIA 3 Stefania Rocca Tiene su Rai1 la fiction familiare: gli spettatori sono 4.869.000, 17,8% di share notte nella campagna irlandese, offre un passaggio a un uomo con l’auto in panne che gli narra uno strano episodio: l’Irlanda, gli assicura, è la patria dei misteri.
Niente di strano quindi se due gentili signore si fanno accompagnare di notte a casa a Glennascaul, la valle delle ombre, chiacchierano e offrono il tè al gentile ospite, gli chiedono di tornare, ma si rivelano poi essere, dopo accurate indagini immobiliari, due galanti donne fantasma.
Girato in notturna, in un espressivo bianco e nero, con un abile incastro dei piani temporali, Return to Glennascaul è un grande esempio di storytelling (Welles è insieme narratore e interprete), pieno di mistero e d’ironia (l’automobilista è in panne perché gli si è rotta la cinghia di distribuzione; per consolarlo Welles gli dice «Anch’io ho avuto problemi con la distribuzione»). Un film da studiare e ristudiare per quanti si accingono a produrre «corti» o web series: una dimostrazione di come si possano ottenere grandi risultati espressivi con pochi mezzi a disposizione.
Studio Universal propone anche quattro grandi film di Welles: Quarto Potere (1941), da lui scritto, diretto, prodotto e interpretato a soli 26 anni; L’orgoglio degli Amberson (1942), Lo Straniero (1946) e L’infernale Quinlan (1958).