L’Onu: ogni giorno nel mondo 500 bimbi muoiono sulle strade
Ogni giorno, dice l’Onu, muoiono circa 500 minorenni sulle strade di tutto il mondo a causa di incidenti. Il tragico totale, alla fine dell’anno, è di oltre 182 mila giovani vittime. Numeri che hanno indotto le Nazioni Unite a moltiplicare gli sforzi per sensibilizzare i ragazzi proponendo la «Settimana mondiale della sicurezza stradale» che si concluderà domenica 10 maggio. Una campagna che vuole andare incontro ai giovani con il loro stesso linguaggio «social» e per questo è stato lanciato un hashtag sui social network (#SaveKidsLife), un sito internet ( www.savekidslives2015.org) e una petizione rivolta ai leader di tutti i Paesi membri dell’Onu con cui viene chiesto che la sicurezza stradale venga inclusa negli obiettivi di sviluppo sostenibile che l’Onu presenterà a settembre per sostituire gli attuali «Millennium development goals». Anche in Italia, nel 2013, sono morti oltre due bambini a settimana e, in tutto, 123 minorenni. Di questi, 47 avevano meno di 14 anni. «Gli incidenti stradali sono la prima causa di mortalità infantile e giovanile — spiega Umberto Guidoni, segretario generale della fondazione Ania per la Sicurezza stradale — e sono un dramma nel dramma perché i bimbi sono anche vittime di comportamenti superficiali, distratti e scorretti assunti dagli adulti al volante, che non usano i seggiolini o le cinture di sicurezza posteriori. L’uso corretto di questi due dispositivi può ridurre del 70% le possibilità di gravi conseguenze in caso di incidenti ed è paradossale che un Paese come il nostro, che sta invecchiando, continui a perdere sulle strade il proprio capitale umano. Ci auguriamo che l’iniziativa dell’Onu sensibilizzi in maniera importante gli utenti della strada e favorisca misure di prevenzione per i bimbi».
@AlessioRib