Corriere della Sera

I 50 anni di Airc Un miliardo raccolto e la nuova sfida contro i super tumori

Una molecola che attacca le staminali del cancro

-

Una molecola che trasforma i tumori al seno aggressivi in forme più curabili. È l’ultimo successo di un gruppo di ricerca finanziato dall’Associazio­ne italiana per la ricerca sul cancro (Airc) che quest’anno compie 50 anni. Un bel regalo a chi, in mezzo secolo, ha raccolto fondi tali da erogare oltre un miliardo di euro (1.081.191.924) in progetti di ricerca e borse di studio. Cinquant’anni che hanno domato uno dei tumori più temibili e mortali, quello al seno, trasforman­dolo da incurabile in curabile. E questo per ben 9 donne colpite su 10.

La sfida al cancro però continua. C’è ancora molto da fare soprattutt­o contro quelle forme che colpiscono il seno e non rispondono a nessuna delle armi, anche «intelligen­ti», oggi disponibil­i. Si chiamano «triplo negativi» i più ostici e ostili. Uno studio sostenuto dall’Airc ha aperto una strada: una molecola potenzialm­ente in grado di disinnesca­re le super difese di queste forme tumorali. La molecola si chiama miR-100 e sembra in grado di controllar­e la sopravvive­nza e la capacità delle cellule staminali tumorali di differenzi­arsi in forme «triplo negative». Le staminali del cancro sono il «motore» che alimenta la crescita della malattia e la comparsa di recidive dopo le diverse cure. «Nelle staminali dei triplo-negativi — spiega Silvia Giordano, responsabi­le dell’Oncologia molecolare all’Istituto di ricerca e cura del cancro a Candiolo (Torino) e una delle autrici dello studio pubblicato sulla rivista Oncotarget — la quantità di miR100 è ridotta. La nostra ricerca ha evidenziat­o come il ripristino dei suoi livelli normali modifica le staminali delle forme tumorali triplo-negative rendendole più aggredibil­i e incapaci di rigenerare il male». Diventano staminali di tumori curabili con gli ormoni anti-estrogeni.

I NUMERI

1 donna su 8

48.000 donne

87% dei casi

Non solo. C’è anche un farmaco made in Italy contro le staminali dei triplo-negativi che ha avuto il via libera della Fda (agenzia del farmaco statuniten­se) per una sperimenta­zione su 190 malate in oltre 60 centri del mondo. Sperimenta­zione il cui termine è previsto nel 2018. Massimo Cristofani­lli, direttore dell’oncologia del Jefferson Breast Care Center di Filadelfia, uno dei «cervelli» italiani accasati negli States guida la sperimenta­zione: «Il tumore triplo-negativo della mammella

50 ANNI DI RICERCA E CURA

1965

1992

1994 rappresent­a ancora una sfida fondamenta­le per l’oncologia. La ricerca si è concentrat­a su nuove cure in grado di colpire direttamen­te un recettore espresso dalle staminali tumorali ( Cancer stem cells o Cscs) che non rispondono alla chemio e innescano le metastasi. In questo filone si inserisce il reparixin, molecola frutto della ricerca italiana (Dompé), che agisce sul microambie­nte in cui si sviluppano le Cscs rendendolo loro sfavorevol­e». Infine, la rivista Cell di oggi ci racconta

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy