Corriere della Sera

«In un talent mi avrebbero bocciato» Ligabue celebra i 25 anni di carriera: in settembre a Campovolo il concerto più lungo di sempre

- Andrea Laffranchi

«Vado a Cannes con Paolo Sorrentino. Sognavo di lavorare con lui e ora mi ha diretto in un film sulla giovinezza». Così Rachel Weisz racconta a Io donna, domani in edicola con il Corriere, la sua esperienza sul set di Youth – La giovinezza del regista premio Oscar, in gara a Cannes, che vede nel cast anche Michael Caine, Harvey Keitel e Jane Fonda. La star inglese, 45 anni, moglie di Daniel Craig, il divo di 007, parla anche della sua vita privata: dalle doti del marito («Un cuoco eccellente, un uomo molto organizzat­o. In pratica: un casalingo perfetto») all’amicizia con la Bond Girl Monica Bellucci («è adorabile»). per fortuna non c’erano talent e l’ho scampata. Sarei stato bocciato immediatam­ente». Ligabue chiacchier­a in libertà, sembra meno trattenuto del solito. E, caso raro nel mondo della musica, riconosce anche i passi falsi. «Si sono visti tutti. E credo che mi stiano anche bene addosso. Il più clamoroso fu “Sopravviss­uti e sopravvive­nti”, il terzo album: sembrava che la mia carriera fosse finita. E forse anche “Miss Mondo” che fu uno scivolone intenziona­le: soffrivo di una crisi di identità dovuta al successo e raccontare che non è tutto oro quel che luccica fu una scelta impopolare».

Sulla popolarità ha le idee chiare. «Con le canzoni, che sono il melodramma del nostro tempo, cerco la gente, il mainstream. Con il resto, siano film, romanzi o poesie, non mi pongo quel problema». Quel resto però deve attendere. Non ci sono progetti. «Per un film dovrei rinunciare per due anni alla musica. Se avessi 10-15 anni in meno ci penserei, ma non ho così tanto tempo davanti».

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