Corriere della Sera

Messi, un capolavoro per fermare il tempo dopo l’orribile 2014

Dopo il Bayern, punta al triplete come nel 2009

- Fabio Monti

Chissà se è stata peggio la parte finale della serata al Camp Nou oppure la navigazion­e in Rete del giorno dopo. Jerome Boateng, che pure aveva vinto il titolo mondiale con la Germania in Brasile, ha trovato sfottò di tutti i generi, compreso la caduta in un cratere o un tuffo in una piscina virtuale sul gioco di gambe, con il quale Lionel Messi ha costruito l’azione del 2-0. Un numero alla Maradona, se non fosse che Messi di gol così ne ha già fatti tanti e altri ne farà, così come la rete dell’1-0 è risultata simile al secondo gol del Barcellona al Manchester United nella finale di Champions League del 28 maggio 2011 (3-1), sinistro fra il portiere e il palo alla sinistra. A Wembley in porta c’era Van der Sar e il tiro era più centrale; al Camp Nou, è toccato a Neuer arrendersi, con il pallone passato in uno spazio minimo fra mano del portiere e palo: una precisione chirurgica.

A partita finita, Luis Enrique (a un passo dalla finale di Berlino) è stato il primo a suonare le trombe per Messi: «È un giocatore di un’altra dimensione». E Neymar, che aveva sfruttato l’assist del numero 10 per confeziona­te il 3-0: «È il migliore e ogni giorno cerco di imparare qualcosa da lui». Fino al capitano del Barça, Andres Iniesta, l’uomo del gol all’Olanda nella finale del Mondiale 2010: «Fa cose che nessuno riesce nemmeno a immaginare». E Sergio Busquets: «Averlo è la miglior assicurazi­one contro ogni rischio».

La primavera 2015 ha cancellato un 2014 costellato di delusioni: tanti infortuni, come mai gli era capitato in carriera; eliminazio­ne nei quarti di Champions League contro l’Atletico Madrid; secondo posto nella

«Unico al mondo» Iniesta, il capitano del Barcellona: «Fa cose che nessun altro riesce a immaginare»

più essenziale e più verticale, adatto alla velocità di Messi e Neymar e il senso del gol di Suarez. Adesso il numero 10 sogna Champions League (finale il 6 giugno), Liga (si chiude il 23 maggio, mancano tre giornate e i punti di vantaggio sul Real sono due) e Coppa del Re (finale il 30 maggio con l’Athletic). Come nel 2009, l’anno del suo atterraggi­o nella storia. Fenomeno Lionel Messi, 27 anni, argentino di Rosario, ha vinto quattro Palloni d’oro consecutiv­i, dal 2009 al 2012 (Olympia)

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