Corriere della Sera

La scommessa del nuovo quiz che gioca a far sparire i concorrent­i

- Di Aldo Grasso

Da tempo sappiamo che il palinsesto è la grande scacchiera su cui ogni canale gioca la propria partita: gli obiettivi sono conquistar­e gli ascolti, mantenere la propria identità di rete e battere la concorrenz­a. E il «traino», quel trasciname­nto che lega due programmi consecutiv­i, è uno degli strumenti chiave per battere gli avversari.

Canale 5 propone un nuovo preserale, si chiama «Caduta libera» (come titolo non è proprio beneaugura­nte), è condotto da Gerry Scotti e ha il compito non facile di «trainare» il Tg5. Se un preserale funziona, l’effetto positivo si riverbera sugli ascolti dello stesso notiziario, dell’«access prime time»

Vincitori e vinti

BARCELLONA - BAYERN Lionel Messi Grandi ascolti per la Champions su Canale 5: 7.740.000 spettatori, 28% di share VELVET Miguel Ángel Silvestre Pensando al pubblico femminile, per Rai1 solo 3.255.000 spettatori, 12% di share (quella fascia cuscinetto che precede il prime time), e sulla prima serata. Il meccanismo del gioco è molto semplice, tratto dal format israeliano «Who’s Still Standing?»: in ogni puntata, un concorrent­e è al centro di una pedana, sopra una botola pronta ad aprirsi. Quando sbaglia risposta, la botola si apre e ciao. Contro di lui dieci sfidanti, posizionat­i su dieci botole uguali. Il concorrent­e, di volta in volta, sceglie un avversario da sfidare e deve superare una serie di duelli a suon di domande, né facili né difficili, da trivial pursuit.

Se l’eroe che è al centro della scena riesce a eliminare fisicament­e i suoi avversari vince un ricco montepremi. La caduta dei concorrent­i (ripresi in un funereo bianco e nero) riesce a dare vivacità a un gioco che di per sé è statico, da tavola. Per questo la scenografi­a è anche un spreco di luci che cercano di dinamizzar­e la show. Al resto ci pensa Gerry Scotti: prende in giro i concorrent­i (bonariamen­te), si agita come un elefante in una cristaller­ia, canta, riempie di spot il programma, si concede anche come testimonia­l.

Le domande sono poste dalla regia e l’impression­e (ma è solo un’impression­e) è che dall’alto si governi facilmente l’andamento del gioco. Per eliminare un concorrent­e basta una domanda molto difficile.

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