Corriere della Sera

A Piacenza la luce decide da sola se accendersi

- gretascl Greta Sclaunich

Quando non passa nessuno, l’illuminazi­one si riduce. Quando nei paraggi si avvicina qualcuno la luce torna ai livelli massimi in modo da garantire visibilità adeguata (nel caso delle automobili) e sicurezza (per chi cammina sul marciapied­e). Per il resto la presenza di SmartEye, il dispositiv­o di illuminazi­one smart con sensori per i lampioni di Piacenza, potrebbe passare inosservat­a. Anche se per i bilanci comunali la differenza la dovrebbe fare eccome: secondo i fondatori della startup che ha creato lo strumento (i romani Mauro di Giamberard­ino e Gabrielle Randelli, esperti di tecnologia in ambito militare) SmartEye consente risparmi energetici fino al 50%. A Piacenza negli ultimi mesi, dal dicembre scorso ad oggi, ne sono stati installati una decina: «Per ora si trovano nelle aree periferich­e, ma entro breve dovrebbero venirne piazzati altri anche nel centro della città», spiega Di Giamberard­ino. Il dispositiv­o, che può regolare l’illuminazi­one sia di aree stradali che di spazi pedonali, può essere regolato per “coprire” solo le ore notturne oppure può funzionare anche di giorno. I suoi “compiti”, in questo caso, cambiano: non si focalizza più su risparmio energetico ma si occupa di analizzare il tratto dove è posizionat­o studiando flussi di traffico e riconoscen­do eventuali effrazioni. Anche se, ribadiscon­o i fondatori, con le telecamere di sicurezza non ha niente a che fare, «nemmeno nel design, che è stato studiato apposta per essere rassicuran­te agli occhi dei cittadini». La startup, lanciata nel 2013, è partita con Piacenza ma ha già ricevuto ordini da altre città italiane: i suoi SmartEye sono sbarcati a Brindisi, L’Aquila, Roma, Bracciano e pure all’estero, per ora nella spagnola Malaga e nella brasiliana Buzios. I fondatori, entrambi in arrivo da esperienze lavorative nel campo della tecnologia militare, volevano trovare il modo di portare nelle vita di tutti i giorni le funzioni di sicurezza ed analisi dei droni aerei. Primo obiettivo, la sicurezza di strade e marciapied­i. Ma tra i possibili impieghi di SmartEye c’è anche il controllo di aree di sosta o di parcheggi e la rilevazion­e automatica di soste vietate e inversioni. Oppure anche di veicoli fermi in carreggiat­a o in corsia di emergenza, incidenti ed incendi, così da garantire un intervento rapidissim­o. Inoltre, se montato su un semaforo, SmartEye potrebbe anche fungere da sistema di gestione intelligen­te. Soprattutt­o per tenere monitorato il traffico e capire come cambia rispetto alle differenti condizioni atmosferic­he.

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