Corriere della Sera

Grillo in marcia: siamo 50 mila Accuse per l’attacco a Veronesi

La Perugia-Assisi del M5S. Lorenzin: sulle mammografi­e parole sconcertan­ti

- DAL NOSTRO INVIATO

La parola d’ordine è reddito di cittadinan­za, anche se il coro — quello degli attivisti — scandisce quasi sempre e solo « onestà » . Beppe Grillo, che campeggia in stile San Francesco con lupo al seguito sulle tshirt gialle indossate da parlamenta­ri e militanti, raduna il suo popolo tra Perugia e Assisi. Con lui, per il primo tratto del percorso, anche Gianrobert­o Casaleggio, che Grillo e lo staff ringrazian­o per aver promosso la manifestaz­ione. Cinquantam­ila persone a detta degli organizzat­ori, «tanti quanti quelli della marcia della pace» per chi osserva e commenta dalle finestre di casa.

Pronti via, già con qualche polemica al vetriolo. Stavolta nel mirino farmaci («Costano troppo, bisogna costringer­e l’industria farmaceuti­ca a fare dei prezzi più bassi») ed esami medici. «Veronesi va sempre in tv a dire che bisogna fare le mammografi­e perché probabilme­nte così danno più sovvenzion­i al suo istituto», attacca il leader pentastell­ato. Interviene a distanza il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che bolla le parole di Grillo come un «concentrat­o di pericolosi­ssima disinforma­zione, perché l’Italia è il Paese dell’occidente europeo che riesce ad avere i farmaci ai prezzi più bassi ». E aggiunge poi che le frasi del capo del M5S «sarebbero solo sconcertan­ti, se non toccassero un tema tanto delicato come quello del cancro, che non ammette leggerezze, specie da un leader politico». Il ministero della Salute intanto pubblica sul proprio sito i dati: con le mammografi­e la mortalità si riduce del 25%. E la filosofa e deputata pd Michela Marzano su Twitter definisce «propaganda» le parole di Grillo. «Non penso che la mammografi­a non sia utile o necessaria — precisa in serata il leader con una nota — Anzi penso che sia utilissima. Ce l’avevo con la cattiva informazio­ne che fa credere che facendo questo esame non venga il tumore».

Ma l’obiettivo dei venti chilometri di marcia era il reddito di cittadinan­za, con qualche divergenza su come raggiunger­lo. Dopo Luigi Di Maio, che ieri aveva detto al Corriere di essere «assolutame­nte» disponibil­e a un dialogo con il Pd senza però annacquare la misura, anche Roberto Fico si posiziona sulla stessa linea, «a patto che convergano sulle nostre idee». «Apriamo subito un tavolo di lavoro sul #redditomin­imo», propone via Twitter il dem Roberto Speranza. Di Maio replica ribadendo: «Basta che non si snaturi la cifra». Di altro avviso Grillo: «Non commento il nulla». E il leader evita anche le domande sulle registrazi­oni diffuse dal sito Grillo-leaks. Così anche Casaleggio e gran parte dei parlamenta­ri, blindati dietro a un rigoroso silenzio. Parla invece il senatore Nicola Morra, che ci tiene a smontare le accuse della Rete: «Io non dico affatto che sono

A piedi Beppe Grillo e Gianrobert­o Casaleggio ieri alla testa della marcia Perugia-Assisi organizzat­a dal Movimento Cinque Stelle per il reddito di cittadinan­za

Divisi sul Pd Di Maio e Fico pronti al dialogo con il Pd sul reddito di cittadinan­za Il leader: no, è il nulla

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