Corriere della Sera

L’animo ecologista di Imany: canto la difesa dell’ambiente La cantautric­e, stasera in concerto a Milano, prepara il nuovo album. «La moda? Non fa più per me»

- Stefano Montefiori Andrea Laffranchi

«Che voleva rompere con la tradizione, e io gli dicevo “d’accordo, scegli pure un film francese, ma perché il mio?”. Ha risposto che il tema del film gli pareva universale, che avrebbe

LCome attrice ha lavorato per Bertrand Tavernier in «Ricomincia da oggi» del 1998 e per Claude Lelouch in «Una per tutte» del 1999 a musica è la sua seconda vita. Ma della prima (era una modella) non le manca nulla. «È stato divertente ma non fa per me. Quando sfili usi soltanto il 2 per cento del tuo cervello. Mi annoiavo». A Imany la carriera nella moda non è servita nemmeno per imparare a stare in pubblico, a vincere la timidezza del palco. «In passerella indossi l’arte di qualcun altro. Sul palco indossi la tua, devi essere te stessa, non puoi fingere», dice la cantautric­e francese con origini nelle Comore ma che canta in inglese. È stata fra i protagonis­ti dell’estate 2013 «You Will Never Know», elegante ballad fra soul e profumi esotici.

Imany sarà in tour in concerto oggi a Milano, martedì a Bologna e mercoledì a Salerno con uno show acustico. E oltre alle canzoni del suo disco di debutto «The Shape of a Broken Heart», ci saranno delle inedite che anticipano il prossimo lavoro. «Sarà un album diverso dal primo, soprattutt­o nei testi. In quello parlavo di me, dei miei amori finiti male, di come era la vita di una ragazza di 20 anni. Nel prossimo ci sarà il mio punto di vista sul mondo».

Fra i nuovi brani ne sceglie uno, «The Rising Tide»: «Affronta il tema del silenzio che circonda i problemi dell’ambiente. Il terrorismo colpisce solo una percentual­e del mondo eppure tutti gli Stati adottano leggi sul tema. L’ambiente interessa tutti, Paesi ricchi e poveri, ma nessuno cerca una soluzione». Imany, vero nome Nadia Mladjao, era così anche da bambina. «In famiglia dicevano che ero una rompiscato­le. Se papà buttava qualcosa dalla macchina, lo facevo fermare per raccoglier­la. È difficile vivere una vita perfettame­nte ecologica ma se ognuno facesse Esotica Modella e cantante, Imany (36 anni) è stata lanciata nell’estate 2013 dal singolo «You Will Never Know», tratto dall’album di debutto «The Shape of a Broken Heart» Non conosco il lavoro di Garrone, quello di Moretti e Sorrentino sì «La grande bellezza» non mi è piaciuto Cassel, un genio. È stato più facile per me perché c’era lui al mio fianco».

Conosce Moretti, Garrone e Sorrentino, i tre registi italiani in gara al festival?

«Non conosco il lavoro di Matteo Garrone, quello di Moretti e Sorrentino sì. La grande bellezza non mi è piaciuto per niente, anche se riconosco l’immenso talento di Sorrentino. Invece ho adorato La stanza del figlio di Moretti, che nel 2001 ha vinto la Palma d’oro. Un film sublime».

Quali sono i suoi miti cinematogr­afici, a parte Catherine Deneuve?

«Non ne ho. Ma i film che mi hanno spinto a fare cinema sono quelli di John Cassavetes».

@Stef_Montefiori uno sforzo avremmo un domani migliore», racconta con quel vocione che quando era bambina era oggetto di scherzi dei compagni.

Nel concerto ci saranno anche le canzoni che ha firmato per la colonna sonora del film francese Sous les jupes des filles. «È stato divertente scrivere delle canzoni che sono state interpreta­te da altri. Anche se lavorare a un progetto con persone che non conoscono il mondo della musica è stato complicato». Film tutto al femminile, dalla regista Audrey Dana alle storie di donne interpreta­te da Vanessa Paradis, Isabelle Adjani, Laetitia Casta e altre attrici. «Spero che tutti si definiscan­o femministi. Anche gli uomini. Femminista significa credere che l’uomo e la donna siano uguali e abbiano gli stessi diritti».

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