Poche occasioni e tanta fatica la dura vita dei velocisti
Baci Gerrans in rosa (Fotogramma)
Un velocista al Giro d’Italia 2015 è un cacciatore a rischio frustrazione perché ha soltanto 7 cartucce da sparare in 3 settimane di safari. Punterà, mirerà e farà fuoco a Genova, Castiglione della Pescaia e Fiuggi. E poi, risalendo la penisola, in quel di Forlì, Jesolo, Lugano e Milano. Ad aggravare la sua fatica, l’oggettiva difficoltà di un paio di bersagli. Oggi lo sprint nel centro del capoluogo ligure è preceduto dalla ruvida salita di Barbagelata. A Fiuggi la linea del traguardo sta in cima a un muretto malvagio. I migliori velocisti del mondo scelgono il Tour de France, dicono i maligni. I più tosti però vengono al Giro dove per dominare in volata devi essere un tipo speciale. Tra i favoriti di oggi la maglia rosa Simon Gerrans, raro esempio di velocista in grado di vincere la tostissima Liegi-BastogneLiegi. Sprinter 2.0: rapido, potente ma anche molto resistente. Riconversione necessaria visto come il Giro si sta evolvendo. Nel 2004 Alessandro Petacchi (che prova ancora a buttarsi nella mischia a quasi 42 anni) si permise 9 sprint vincenti di fila e fallì il 10° per un pugno di centimetri. Molti di quei tapponi, a onor del vero, erano processioni che risvegliavano lo spettatore da uno stato letargico solo all’ultimo chilometro. Oggi lo spettacolo televisivo ha regole diverse: se vuoi arrivare allo sprint devi sudare sette camicie. I più autorevoli candidati al titolo non sono purtroppo italiani, ecco perché una vittoria azzurra farebbe tanto piacere. Oltre a Gerrans battono bandiera australiana Matthews e Haussler. Per la Germania c’è Panzer Greipel, per la Slovenia Mezgec, per il Belgio il maturo Tom Boonen. A difendere l’onore italico il vicecampione del mondo della pista Viviani (se e quando Capitan Porte gli darà il via libera), i giovani Nizzolo e Pelucchi, i meno giovani Modolo e Gatto, il master Petacchi. Peccato che Lampre abbia lasciato a casa due talentacci come Bonifazio e Cattaneo. E i traguardi? Il primo (Genova) e l’ultimo (Milano) i più prestigiosi, Fiuggi il più duro, Jesolo e Forlì i più piatti, Castiglione della Pescaia l’unico sulla spiaggia, Lugano il solo in terra straniera. La sfida sarà lanciata oggi sul lungo viale XX settembre dove c’è spazio per tirare il motore oltre i mille watt e sopra i 70 all’ora.