Berlusconi scettico su Mr Bee «Non vendo a chi cerca popolarità»
La Roma del primo tempo è solo un’azione personale di Gervinho appena cominciata la gara e un palo di Manolas su azione da calcio d’angolo. Ma sono lampi nel nulla. Gervinho, che si era già bloccato in contropiede al 26’ (Garcia dovrebbe cambiarlo subito), resta in campo altri tre minuti e poi crolla a terra. Problema muscolare alla coscia destra. Entra Ljajic e non Totti. Il serbo, che si è fatto curare la schiena in settimana, non sembrerà per un’ora in condizioni fisiche adatte a una gara in salita.
Nella ripresa si attende la riscossa della Roma e arriva invece il raddoppio di Destro, che salta molto più alto di Astori su un cross di Honda mal valutato da De Sanctis anche per un tocco involontario di Ibarbo. Curiosità: Destro è in prestito oneroso al Milan per 500 mila euro, mentre la Roma ha pagato 1 milione e mezzo al Catania per Spolli, mai utilizzato. Quello che si dice un affare. Garcia corregge la formazione sbagliata con Iturbe e Totti. Il primo conquista un rigore, il secondo lo segna. La Roma cerca il pari ma non arriva nemmeno quello. San Siro quasi non ci crede. Inzaghi, espulso nel finale, festeggia in spogliatoio.
Mr Bee a Bangkok continua a studiare come migliorare l’offerta per acquisire quote del Milan. Intanto però Silvio Berlusconi, da Genova, dov’è impegnato in campagna elettorale, rivela per la prima volta (in pubblico) le perplessità sul magnate thailandese. Che a questo punto vede le sue chance in picchiata (e, a catena, lo stesso vale per il ruolo di advisor di Nelio Lucas, legato a Bee, che ieri era in tribuna). «Cerco qualcuno che possa immettere capitali nel Milan — ha spiegato Berlusconi a Telenord —, ma la mia prudenza è giustificata dal fatto che voglio scoprire se chi si propone lo fa semplicemente per avere una forte popolarità immediata». A dimostrazione di come una certa comunicazione aggressiva di Taechaubol non sia stata apprezzata dal presidente rossonero, che continua ad approfondire la proposta del gruppo cinese, al contrario ben deciso a non comparire. «Sono attento — ha aggiunto — a scoprire le vere intenzioni di chi si offre di subentrare a me. Sono pronto a fare un sacrificio, a staccarmi dal Milan, ma solo dopo aver verificato le reali intenzioni di chi vuole acquistare il club». C’è anche, però, l’ammissione che Fininvest non può garantire investimenti adeguati. «Moratti ha ceduto a questo Thohir che non sembra avere le capacità di riportare i nerazzurri in alto. Io ho assunto la decisione di vedere se nel panorama mondiale c’è qualcuno che possa portare capitali al Milan. Oggi è impossibile per un italiano competere con i principi arabi. La mia famiglia non può più fare ciò che è necessario per essere competitivi ai massimi livelli. Ai tifosi dico che lascerò il Milan soltanto in buone mani: se questo non avverrà, farò una squadra solo con giocatori italiani». In edicola La dedica alla Juve per il suo 4° scudetto consecutivo il libro «Allegria Juve», in edicola assieme al quotidiano. Nel volume un focus sull’allenatore Max Allegri, poi i commenti tecnici sulle formazioni, il sistema di gioco, la rivoluzione della difesa a 4. Quindi spazio ai singoli giocatori con un capitolo dedicato alla stagione d’oro di Tevez. E ancora le pagelle, le 5 partite decisive e tante, tante foto. «Allegria Juve» è in edicola a 7,99 € oltre al prezzo della