Corriere della Sera

«In A può giocare mio nonno»

- Fabio Monti

per chissà quanto tempo: la Samp, sesta, è a 2 punti; il Genoa, settimo (domani aspetta il Torino, nono), per ora non ha la licenza Uefa. In comune le due squadre, hanno il calendario complicato. La Lazio gioca oggi con l’Inter, poi Sampdoria in trasferta, derby e chiusura a Napoli. I nerazzurri sabato aspettano la Juve, poi Genoa in trasferta e Empoli a San Siro.

Pioli ha parlato di gara «fondamenta­le, come le prossime tre; stasera dovremo aumentare il livello di concentraz­ione rispetto all’ultima partita con l’Atalanta. Con grande rispetto e la giusta umiltà, possiamo battere l’Inter, perché abbiamo dimostrato di essere in grado di farlo durante questo campionato. Siamo già in finale di Coppa Italia, ma penso che non abbiamo ancora raggiunto il massimo». Se oggi la Lazio batte l’Inter, come è accaduto negli ultimi quattro anni (torna Convinzion­e Roberto Mancini, 50 anni (nella foto con il tedesco Lukas Podolski), è convinto che la sua Inter possa ancora conquistar­e un posto nella prossima Europa League (Ansa) «La Juve vincerà il campionato per i prossimi 10 anni. La serie A ormai è il quinto torneo in Europa ed è così scarso che potrebbe giocare anche la buonanima di mio nonno». Antonio Cassano ha detto quel che pensa del calcio italiano a Dribbling. Ma ha anche ammesso di aver voglia di giocare. In Italia, alla Samp: «Mi è rimasta nel cuore» Klose che ha segnato i gol degli ultimi due successi, doppio 1-0), tocca quota 66 punti, che rappresent­erebbe il record dell’era Lotito (dal 2004-2005).

Mancini ha dettato la linea per il presente e per il futuro: «Noi faremo l’impossibil­e per entrare in Europa League, ci sono ancora 12 punti a disposizio­ne e tutto può accadere. Ma, anche se non dovessimo farcela, non cambierebb­e il nostro futuro. L’Inter resta un grande club e l’anno prossimo lotterà per il vertice. Siamo sulla strada giusta per migliorare e faremo sempre meno errori». E sulla sentenza sul fair play finanziari­o: «L’Uefa ha capito che l’Inter sta facendo le cose nel modo giusto. Non credo che l’accordo raggiunto cambierà i nostri progetti di mercato. Vogliamo costruire una squadra forte per arrivare in Champions League e per tornare a vincere, perché l’Inter è sempre l’Inter».

Ripeterlo non è soltanto un modo per sperare che il futuro sia meglio del presente e all’altezza del passato, ma anche la necessità di rendersi conto che è davvero venuto il momento di voltare pagina e di cambiare passo. Investire per aumentare i ricavi e avere finalmente le disponibil­ità economiche nel rispetto delle norme Uefa che non obblighino più l’Inter a lottare per il sesto posto.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy