Botte nel metrò: grave in ospedale un turista italiano
Un poliziotto del commissariato del quartiere Kreuzberg a Berlino ha detto che è stato un atto brutale. «Perché gli aggressori non si sono fermati nemmeno quando il giovane è caduto a terra. Hanno continuato a picchiare». Il giovane di cui parla è un turista italiano di 23 anni che sabato scorso è stato aggredito da sconosciuti in una stazione della metro della capitale tedesca. È ricoverato in ospedale e le sue condizioni sono giudicate gravi. Erano le otto del mattino quando l’italiano, che si stava dirigendo verso i binari della stazione di Schlesisches Tor, è stato circondato da tre persone che l’hanno attaccato con uno spray urticante. Il ragazzo è caduto a terra e ha ricevuto diversi pugni e un calcio alla testa. Un poliziotto riferisce che sarebbe stato colpito anche con un cartello pubblicitario. Ma l’italiano non è stato la sola vittima di atti di teppismo nel fine settimana a Berlino. La violenza giovanile che da qualche anno pare prediligere i tunnel delle stazioni metropolitane ha provocato altri sei feriti. A Kloserstrasse, un uomo di 25 anni è stato picchiato da otto uomini non identificati, con calci e pugni. Una coltellata l’ha colpito all’addome mentre un suo amico è riuscito a fuggire. Nella notte di sabato, vicino alla stazione centrale, è toccato a un uomo di 53 anni, senza fissa dimora, subire la violenza di due giovani tra 22 e 23 anni: dopo avergli provocato diverse ferite lo hanno derubato dei pochi beni personali. Il giorno prima (venerdì) nella zona di Alexanderplatz, due uomini erano stati aggrediti e feriti da uno sconosciuto con un coltello. I due stavano viaggiando su un bus. Le statistiche dicono che la metropolitana di Alexanderplatz è tra le stazioni con il più alto numero di crimini in Germania (di recente un poliziotto è stato ferito mentre soccorreva una donna colpita alle gambe e ai glutei dalla lama di un coltello). Omicidi, furti, aggressioni sono frequenti anche in altri punti come Kottbusser Tor e Görlitzer Bahnhof, tanto che di recente un deputato della Spd, Björn Eggert, ha rilanciato il tema con un’interrogazione parlamentare. Qualche anno fa era stato il quotidiano Tagesspiegel a porsi la domanda: «Perché proprio Alexanderplatz, perché questa violenza a Berlino?», dopo lo choc della morte di un giovane di 20 anni, Johnny K., trovato senza vita sul selciato nel 2012. Anche lui era stato aggredito da teppisti senza volto. L’anno prima era toccato a un altro italiano, travolto da un’auto in corsa mentre cercava di sfuggire all’aggressione di due coetanei turchi nella stazione di Charlottenburg.