Corriere della Sera

Il premier e i timori alla vigilia del voto

Renzi e i sondaggi sulle famiglie a favore della riforma

- Di Maria Teresa Meli

Ameno di 20 giorni dalle Regionali, professori, pubblico impiego e pensionati — la base sociale del Pd — sono in allarme.

Veneto quel sindacato lavora contro Alessandra Moretti e che si sta adoperando in tutta Italia per mobilitare contro il governo quella che è da sempre la base sociale del Pd.

Nella Cgil l’atteggiame­nto di Camusso non è condiviso da tutti. Non è piaciuta la rivolta anti Renzi e anti Moretti orchestrat­a sui social network. Pezzi importanti di quel sindacato non nascondono le loro perplessit­à, basti pensare a Carla Cantone, numero uno della Spi Cgil.

Ma ormai la Camusso è partita alla guerra e con lei sono partiti alcuni ex ds. Un nome per tutti? Lo fa lo stesso Renzi: Massimo D’Alema. Il premier è convinto che c’è chi, nel Pd, stia provando a indebolirl­o nelle urne: «C’è gente che non accetta ancora il risultato delle primarie che mi hanno eletto segretario e cerca una rivincita nelle urne di maggio». I renziani spiegano così l’attivismo di una parte del Pd, a cominciare da D’Alema che l’altro ieri, in Calabria, ha spiegato che «deve vincere la sinistra, non uno solo». Quasi a dire, sostengono i supporter del premier, «che è meglio non votare il Partito democratic­o di Matteo». Il premier ritiene che questo sia un tentativo disperato, ma comunque portato avanti con grande forza: «Sanno che vinciamo anche le Regionali e vogliono fare del male al Pd».

Renzi è sicuro che ci sia un solo modo per chiudere questo confronto con un pezzo del partito e della sinistra, e non riparlarne più: «Conquistar­e sei Regioni su sette».

Con un risultato del genere, attaccarsi alle percentual­i ottenute dal Pd, sfruttando il fatto che vi sono molte liste civiche che toglierann­o voti al partito, sarà un esercizio inutile. E Renzi potrà andare «avanti» con «le riforme», perché «ne abbiamo da fare ancora altre». A quel punto, anche il Senato — è opinione del premier — diventerà meno insidioso, «perché Forza Italia, dopo il risultato delle Regionali, scoppierà e ci sarà la fila di quelli che vorranno sostenere il governo».

 ?? (Imagoecono­mica) ?? A Palazzo Chigi Il tavolo tra il governo e i sindacati sulla scuola, riunito ieri nella Sala Verde: a destra si riconoscon­o, dal fondo, Maria Elena Boschi, Graziano Delrio, Claudio De Vincenti, Stefania Giannini e Marianna Madia
(Imagoecono­mica) A Palazzo Chigi Il tavolo tra il governo e i sindacati sulla scuola, riunito ieri nella Sala Verde: a destra si riconoscon­o, dal fondo, Maria Elena Boschi, Graziano Delrio, Claudio De Vincenti, Stefania Giannini e Marianna Madia

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