«Troppi litigi tra noi Potrei rappresentare Landini a Strasburgo»
Spinelli: lista Tsipras frammentata, perciò me ne vado
Landini, ne deduco che la nostra proposta è superata». Il piano del leader della Fiom piace: «Se diventerà strutturato e significativo allora mi sentirei di rappresentarlo all’Europarlamento».
Il punto resta sempre lo spazio a disposizione per una sinistra fuori dal Pd. La lista Tsipras arrivò al 4%, numeri inadeguati per qualsiasi ambizione. «Ma l’alternativa a Renzi non è un’illusione — risponde — ci sono tanti gruppi, a cominciare da Libertà e giustizia di cui sono membro, che si impegnano per salvare una democrazia costituzionale che in Italia ora è a rischio per il fortissimo accentramento dei poteri nell’esecutivo impresso dal leader pd. Sono d’accordo con chi dice: c’è una parte della società che, in quest’era renziana, non ha rappresentanza». Che gliela possa fornire la sinistra (e non Salvini), è però tutto da vedere. La lista Tsipras, per esempio, si è distinta per le divisioni: «Siamo stati troppo litigiosi, è vero, e sotto questo aspetto l’esperienza mi ha deluso. Ho preso poi alla lettera, sbagliando, la promessa di Sel e del Prc di sciogliersi in qualcosa di nuovo. Non è successo. Ci sono stati errori, anche da parte mia. Mi ricordo, per esempio, quando rinunciammo alla candidatura di un’ambientalista di valore, Antonia Battaglia, per compiacere nella terra dell’Ilva alcuni esponenti di Sel».
Dell’esperienza a Bruxelles, invece, non è delusa — «è avvincente» dice — mentre definisce «cruciale» il negoziato che il leader greco Tsipras sta conducendo con le istituzioni europee: «La crisi è talmente profonda che diventa sempre più forte il bisogno di strade alternative».
Per Barbara Spinelli quest’anno e mezzo in politica è stato, come minimo, travagliato: «Nessuno vive senza dubbi, a meno di non essere fatto di plastica. Quando ho scelto di andare a Bruxelles penso di aver risposto a una domanda forte degli elettori. Non tolleravano l’idea che uno facesse il portabandiera senza poi assumere il peso della carica». Ora c’è il prossimo tentativo: «La bandiera l’hanno presa Landini e Rodotà. Quel discorso iniziato da noi adesso può proseguire in altri modi».
L’alternativa a Renzi non è un’illusione Ci sono tanti gruppi che si impegnano per salvare una democrazia costituzionale