Corriere della Sera

«Più margini sui conti, attenti al debito»

Il Tesoro: dall’anno prossimo scenderà, raccomanda­zioni Ue in linea con le nostre politiche Moody’s alza le previsioni sulla crescita fino all’1%. Oggi i giudizi della Commission­e europea

- DAL NOSTRO INVIATO Ivo Caizzi

L’alto debito pubblico resta un problema centrale nelle raccomanda­zioni della Commission­e europea all’Italia, che devono essere decise oggi nella riunione dei 28 commissari. Le indiscrezi­oni sulle bozze preparator­ie ipotizzano perfino come «necessario» un nuovo rapporto specifico per i Paesi con debito eccessivo, se da Roma non arriverann­o vari chiariment­i su alcune uscite impreviste, come i rimborsi sulle pensioni più alte decisi dalla Corte costituzio­nale.

I commissari, che oggi possono modificare le bozze, non appaiono orientati a promuovere il governo italiano in modo netto. Preferisco­no continuare un attento monitoragg­io. Queste vanno dalla bassa crescita alle lacune nella spesa pubblica, dalla necessità di riforme fino alla debolezza del sistema bancario a causa dei crediti inesigibil­i. I commissari intendereb­bero mantenere la clausola di flessibili­tà, che consentire­bbe all’Italia un aggiustame­nto struttural­e nel 2016 ridotto allo 0,1% ( invece di 0,5%), purché vengano rispettati i vincoli di bilancio e attuate le riforme più volte sollecitat­e dall’Ue (da Fisco e Pubblica amministra­zione fino alle privatizza­zioni). A Bruxelles sono già impegnati nel salvataggi­o della Grecia e con i rischi del referendum sull’uscita del Regno Unito dall’Ue. Non traspare la voglia di duri scontri con i Paesi con squilibri eccessivi. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, al termine dell’Ecofin a Bruxelles, ha confermato la discussion­e tra ministri sulle raccomanda­zioni in arrivo e di aver rassicurat­o l’Eurogruppo su una soluzione per i rimborsi delle pensioni «entro pochi giorni». Padoan ha ostentato ottimismo dichiarand­o «che le raccomanda­zioni, che dobbiamo ovviamente vedere quando saranno decise dal collegio, saranno molto in linea con quello che l’Italia sta già facendo». Il ministro ha ridimensio­nato il problema del debito, affermando che « la Commission­e dice che smette di crescere e scende dall’anno prossimo» e «pensa che non ci sia alcun problema» per il rischio di megaperdit­e con i contratti su derivati sui tassi. Padoan ha ammesso la necessità di «fare presto» per far confluire in una bad bank i crediti deteriorat­i. E ha ventilato «sorprese positive» sulla attuale bassa crescita perché «sono 20 anni che l’Italia cresce meno della media europea, ma al contrario del passato questo governo sta prendendo misure struttural­i per approfitta­re della finestra macroecono­mica di opportunit­à che sta generando una crescita positiva». Appena rientrato a Roma il ministro ha riferito al premier Matteo Renzi a Palazzo Chigi. Moody’s ha alzato le sue previsioni di crescita 2015 dell’Italia portandole tra 0 e 1% (dalla stima tra -0,5 e +0,5% dell’anno scorso). Anche nella missione del Fmi, in corso in Italia, «viene discusso» il problema delle pensioni.

Bruxelles

All’Eurogruppo, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan con il ministro greco Yanis Varoufakis

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