Corriere della Sera

Assalto finale a Ramadi, strage di bambini a Palmira

- Guido Olimpio

L’assalto al centro di Ramadi è iniziato con la tattica consueta dell’Isis. Una falange di sei kamikaze a bordo di veicoli blindati e riempiti d’esplosivo. Tra loro un inglese, Abu Musab al Britani. A far da ariete un bulldozer-bomba. Un colpo di maglio che ha distrutto le linee di difesa irachene e permesso ai mujaheddin di occupare il palazzo del governator­e dove hanno innalzato il vessillo nero. Sempre ieri i jihadisti dell’Isis avrebbero ucciso 23 civili, tra cui 9 bambini, vicino alla città di Palmira, il noto sito archeologi­co siriano. Tra le vittime anche familiari di impiegati del governo siriano, riferisce l’Osservator­io nazionale per i diritti umani in Siria che ha dato notizia dell’ennesima strage. Il nuovo rovescio per Bagdad era in parte atteso. Le unità, assediate da mesi, hanno ricevuto rinforzi sufficient­i a tenere ma non a rovesciare il quadro strategico. E questo malgrado le promesse di «riconquist­a» lanciate dal governo. Solo poche settimane fa gli iracheni dicevano di voler liberare la provincia dell’Anbar dallo Stato Islamico, invece hanno incassato la sconfitta. Cocente. Ramadi è sulle strade che portano verso Giordania e Siria, ospita un importante bacino idrico, è un simbolo per i sunniti, divisi tra quanti sostengono il Califfo e coloro che sono rimasti fedeli al potere centrale. L’esercito si è rivelato ancora una volta incapace di fronteggia­re l’emergenza, non abbastanza organizzat­o. La coalizione, guidata dagli Usa, ha dato un apporto relativo. A partire da ottobre - secondo nostri calcoli - ha condotto nella zona oltre 155 raid aerei. Utili, a patto che sul terreno ci siano forze in grado di interagire. Così non è stato. Un esperto americano è arrivato a ipotizzare che al governo iracheno — e al suo protettore iraniano — interessi poco intervenir­e nella regione a maggioranz­a sunnita. Ciò non toglie rilevanza allo smacco militare e propagandi­stico. Sviluppo che segue la nuova sortita del Califfo. In un messaggio audio, registrato (forse) a marzo, ha chiamato a raccolta i suoi e preso di mira i sauditi.

Bandiera nera I miliziani dello Stato islamico hanno innalzato il vessillo nero sul palazzo del governator­e della città irachena

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy