Corriere della Sera

Premier e sposo gay Il devoto Lussemburg­o fa da apripista nella Ue

Bettel si è unito in matrimonio con il suo partner E venerdì l’Irlanda vota sulle nozze omosessual­i

- DALLA NOSTRA INVIATA Francesca Basso

Per la luna di miele aspetteran­no, colpa degli impegni politici: dal primo luglio la presidenza di turno del semestre europeo toccherà al Lussemburg­o. Questo però non ha impedito le nozze. Il premier Xavier Bettel, 42 anni, ieri ha sposato il suo compagno Gauthier Destenay, un architetto belga di 36 anni. È il primo capo di governo dell’Unione europea a sposare un compagno dello stesso sesso, il secondo al mondo.

Il cattolico Lussemburg­o diventa così il portabandi­era di una svolta sul piano dei diritti civili. Le nozze gay sono legali in diversi Stati europei — venerdì in Irlanda si svolgerà un referendum costituzio­nale sull’equiparazi­one del matrimonio omosessual­e ed eterosessu­ale — ma ancora pochi politici fanno coming-out. Un’eccezione è la Gran Bretagna, dove il Parlamento uscito dalle ultime elezioni ha il 5% di legislator­i gay e lgbt, in tutto 32 appartenen­ti ai diversi schieramen­ti. Unico caso al mondo. In Germania, ad esempio, i parlamenta­ri che hanno fatto coming-out sono una decina. Eppure già nel 2004 l’ex ministro degli Esteri Guido Westerwell­e aveva portato il compagno (con cui poi si è unito civilmente) alla festa ufficiale per i 50 anni della cancellier­a Merkel. Quanto all’Italia, non abbiamo nemmeno le unioni civili.

Il Granducato ha approvato la legge sulle nozze gay nel giugno scorso, sei mesi dopo che il democristi­ano Bettel è entrato in carica, prendendo il posto di Jean-Claude Juncker, che ha guidato il Paese (500 mila abitanti) per 18 anni. Bettel, che è a capo di una coalizione formata dal suo Dp (centrista), dai socialisti del Lsap e dai Déi Gréng (verdi), aveva vinto le elezioni promettend­o di modernizza­re il Lussemburg­o. Una bella sfida visto che il motto ufficiale è dal 1859 Mir wëlle bleiwe wat mir sin (vogliamo restare quel che siamo). Bettel ha interpreta­to alla lettera lo spirito del Paese. Non ha mai nascosto la propria sessualità, dichiarand­ola pubblicame­nte nel 2008. Da quando è premier in diverse occasioni si è presentato con il compagno, con il quale ha un’unione civile dal 2010: «Avrei potuto avere relazioni con qualcuno dell’altro sesso — ha spiegato — avendo in segreto relazioni gay. Ma mi sono detto: se vuoi essere un politico onesto, devi essere onesto con te stesso, accettare ciò che sei».

Il matrimonio è stato celebrato nel municipio di Lussemburg­o, stampa e fotografi banditi. Tra gli ospiti anche il premier belga Charles Michel e l’ex premier belga Elio di Rupo, il primo leader apertament­e gay della Ue. Oggi si terrà un riceviment­o per 500 invitati in un ristorante in campagna. Bettel aveva annunciato che la cerimonia sarebbe stata privata, unica concession­e pubblica l’account Twitter: ieri mattina la foto di «copertina» è stata sostituita con un’immagine insieme al futuro marito.

A rompere il tabu, a livello mondiale, è stata nel 2010 l’allora premier islandese Johanna Sigurdardo­ttir, che ha sposato in seconde nozze la scrittrice Jonina Leosdottir, con la quale era unita civilmente da 8 anni. Nessuna cerimonia solenne, solo un paio di firme. Mentre a fare da apripista negli Stati Uniti è stato il «padre» della riforma di Wall Street: il democratic­o Barney Frank ha sposato nel 2012 il compagno Jim Ready in una cerimonia a Newton, nel Massachuse­tts. È stato anche il primo «congressma­n» Usa a dichiarars­i gay nel 1987. Dopo il sì Il premier lussemburg­hese Xavier Bettel (destra) con il compagno, l’architetto Gauthier Destenay, ieri dopo il «sì» a Lussemburg­o. Oggi il riceviment­o

Fotografi banditi Cerimonia privata ma ieri l’immagine dei neosposi è comparsa sul suo profilo Twitter

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