Oplà, giova alla lettura anche la piattaforma web
Èvero, è così, i giovani leggono più degli adulti. Gli stessi giovani che critichiamo perché usano troppo il cellulare e la play station, perché chattano mentre mangiano e stanno tutto il tempo su Facebook, sono quelli che determinano il successo di molti bestseller come Colpa delle stelle di John Green, Hunger Games di Suzanne Collins, ma anche, tra gli italiani (e senza il supporto pubblicitario di un film di successo) un recente libro d’esordio dal titolo Fuori piove dentro pure passo a prenderti di Antonio Distefano, che ha occupato per settimane i posti più alti delle classifiche.
La verità è che nei social network si parla anche di libri, di esperienze, di musica, questo è ovvio, ma non è altrettanto ovvio o evidente a tutti che la socialità virtuale può fondere questi interessi in una forma nuova e stimolante, soprattutto per i più giovani.
Il tasto share («condividi») è la bacchetta magica di questo meccanismo che porta a una diffusione esponenziale dei contenuti, specialmente all’interno delle community che si creano attorno ad alcuni autori carismatici.
Gli editori lo hanno capito e non è un caso che ormai lo scouting di nuovi talenti si faccia proprio nelle piazze virtuali della rete, dove è più facile scovare le personalità che possiedono già una fanbase (la comunità dei fan) numerosa, alimentata con foto, video, pensieri e tutto ciò che può contribuire ad arricchire l’esperienza del lettore.
Forse dobbiamo smettere di dire che «leggere è importante» se non vogliamo fare la figura di chi predica bene e razzola male. Perché, a conti fatti, e con l’approssimazione della statistica che non tiene conto di tante differenze, molti adulti non fanno ciò che considerano importante, mentre i giovani fanno senz’altro ciò che per loro è prima di tutto divertente.
Non solo leggono, amano pure scrivere. Wattpad lo dimostra. Pensato come writing community per tutti coloro che hanno una storia da scrivere, è stato letteralmente colonizzato dai giovani adulti che lo hanno trasformato in un social network dove circolano prevalentemente fanfiction, quelle storie scritte appunto dai fan che prendono spunto dai personaggi di altri libri, film, serie tv o, addirittura, personalità vere legate al mondo della musica.
Non sono tutti capolavori quelli che circolano su Wattpad, intendiamoci, come non sono tutti capolavori i romanzi autopubblicati. È però evidente che il passaparola funziona meglio se anche il libro nasce in rete e qui viene fruito, condiviso, commentato, criticato.
Le riflessioni fatte fin qui valgono, in special modo, per i giovani adulti, ma anche i bambini leggono di più, anche quelli che non sanno ancora leggere. Potrebbe sembrare un controsenso, ma il successo di cartoni animati come Masha e Orso o Peppa Pig, ha portato a tutta una produzione di minilibri o librigioco che rappresentano comunque uno strumento prezioso per prendere confidenza con la lettura anche in una fase prescolare.
A ciò si aggiunga l’effetto positivo dei forti incassi derivati da queste pubblicazioni, che finiscono col rafforzare proprio gli editori che investono sui ragazzi (basti dare un’occhiata ai fatturati di Giunti in era post-Peppa).
Resta da capire se questi ragazzi diventeranno degli adulti che leggono, se crescendo riusciranno a portare con sé la spontaneità di queste prime esperienze. Ma è ciò che ci auguriamo, per il bene dei libri e per quell’importanza che attribuiamo alla lettura nella formazione degli adulti di domani.