Corriere della Sera

U2, nostalgia rock. E The Edge cade dal palco

Bono torna in tournée dopo l’incidente in bici. «Siamo filantropi, ma non sprovvedut­i negli affari»

- Andrea Laffranchi

Simbolo B.B. King nel 2006 mentre riceve da George W. Bush la medaglia presidenzi­ale della Libertà, la massima decorazion­e degli Stati Uniti opposta della platea: un cielo stellato incornicia «Iris», brano dedicato alla madre. In mezzo alle due pareti video c’è una passerella e la rockstar sembra camminare dentro le immagini di un cartone animato per quella «Cedarwood Road» che prende nome dalla via in cui è cresciuto. Le immagini adesso sono quelle di un ragazzino che suona la chitarra in una casa disegnata: «Questo sono a io a 18 anni nella mia cameretta mentre provo a scrivere una canzone per una ragazza di nome Ali (la moglie, ndr). E lei è qui questa sera», annuncia per «Song for Someone».

Il viaggio nel passato incrocia la vita politica irlandese. Una versione acustica di «Sunday Bloody Sunday», hit che racconta di quella domenica del 1972 in cui l’esercito inglese sparò su dei manifestan­ti a Derry, si lega a «Raised by Wolves», dall’ultimo cd «Songs of IInnocence», in cui la scena è Insieme Bono (ossia Paul David Hewson, 55 anni) e The Edge (David Howell Evans, 53) sul palco del concerto di Vancouver, prima data del tour degli U2. In alto, a destra, l’imprevisto: la caduta del chitarrist­a dal palco quella della doppia autobomba che nel 1974 uccise 26 persone a Dublino e Monaghan. «L’Irlanda ha bisogno di verità e riconcilia­zione. E giustizia per queste persone dimenticat­e», si legge sullo schermo acceso dalle foto delle vittime.

La frattura al gomito post caduta in bici di qualche mese fa non sembra aver indebolito Bono. La grinta con cui agguanta l’asta del microfono è quella di sempre. L’unica conseguenz­a è che non può imbracciar­e la chitarra. La vera chitarra a rischio è stata quella di The Edge, anche lui colpito da una sorta di maledizion­e. A fine concerto è caduto dalla passerella. Se l’è cavata con qualche escoriazio­ne. «Non ho visto il bordo (the edge, ndr), ma sono ok», ha poi scherzato sui social.

La band passa in rassegna una carriera milionaria che spesso è andata in parallelo con le battaglie sociali come quelle per la pace e la lotta all’Aids rilanciate durante la serata. E a tal proposito, in un’intervista all’inglese Sky News, Bono è tornato a difendere la politica fiscale della band: «Paghiamo una fortuna in tasse. E siamo felici di farlo. Ma essere dei filantropi e degli attivisti non significa essere degli sprovvedut­i negli affari».

L’ultimo tuffo nel passato della serata è il ricordo degli esordi: «Siamo partiti da un garage e da una cucina. E siamo qui grazie a voi».

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