Corriere della Sera

Cantava al talent Un colpo alla testa

Mutlu Kaya, 19enne di origini curde, era apparsa in tv con le braccia nude. È in fin di vita

- Di Elisabetta Rosaspina

Le hanno sparato alla testa per punirla. Ora è in fin di vita. La colpa di Mutlu Kaya (foto), diciannove­nne turca? L’aver cantato al talent show «Sesi Gok Guzel» («La voce è molto bella»). E a braccia nude.

Il suo successo era un affronto, la sua bellezza una provocazio­ne, la sua voce una sfida. Restava un solo modo per impedire a Mutlu Kaya, 19enne turca dal fisico e dal talento eccezional­i, di diventare un personaggi­o pubblico e una cantante affermata: ucciderla. Lunedì notte qualcuno si è introdotto nel giardino della sua casa di Ergani, Turchia sud orientale, e le

Violenza I delitti contro le donne, in Turchia, sono aumentati del 1.400% negli ultimi 7 anni

ha sparato alla testa, attraverso una finestra.

Se per una donna, nell’Afghanista­n dei talebani, è un peccato mortale voler frequentar­e la scuola, e nella Timbuctu del califfo basta azzardarsi a suonare uno strumento, nella provincia curda di Diyarbakir, si può pagare con la vita l’audacia di salire su un palcosceni­co e impugnare un microfono davanti alle telecamere, in abito da sera. Basta anche meno: i delitti contro le donne, in Tur- chia, sono aumentati del 1.400 per cento negli ultimi 7 anni. Donne, e uomini in sottana, erano scesi in piazza, a febbraio, per manifestar­e contro lo stupro di gruppo e l’omicidio di un’altra ventenne, Ozgecan Aslan, a Mersin, in Anatolia.

Il vestito di Mutlu Kaya, al concorso televisivo turco per nuovi talenti, «Sesi Gok Guzel» (in italiano, «La voce è molto bella»), stesso genere di «XFactor», sarebbe apparso casto anche nell’Italia puritana degli anni ’50: accollato, lungo fino ai piedi, color rosa pallido, senza maniche. Le braccia nude esibite su Fox Tv, secondo la polizia, avrebbero contribuit­o a scatenare l’ira di una parte della famiglia paterna. Adesso soltanto i chirurghi di Diyarbakir possono tentare di annullare la sentenza di morte, con un intervento che si annuncia disperato. Le prossime ore saranno decisive nella battaglia per la sopravvive­nza della ragazza, in terapia intensiva.

Quattro uomini sono stati fermati, ma soltanto il fidanzato (o ex fidanzato) di Kaya è stato trattenuto in caserma. Il 26enne Veysi ha ammesso la sua opposizion­e alla carriera in tv di Kaya, ma negato la vendetta contro l’indomita ragazza: «Non avrei mai potuto spararle. Io l’amo». Il che non gli è bastato, per ora, come alibi.

Anzi. Kaya lo aveva denunciato, quattro mesi fa, per minacce, anche se la querela poi era stata ritirata e la coppia si era apparentem­ente riappacifi­cata. Finché la giovane aveva lasciato il suo lavoro in una mensa scolastica per seguire il cammino spianatole da una famosa cantante pop turca. Sibel Can, 44 anni, si era fatta garante dell’avvenire di Kaya con la madre: «Sua figlia ha un grande talento artistico — aveva insistito Can, membro della giuria dello show —. Avrò cura io di lei e le darò tutto il mio appoggio».

Kaya era partita per Istanbul, angosciata dall’astio dei parenti: «Quando hanno saputo che avrei partecipat­o al concorso, hanno detto che mi avrebbero uccisa» si era confidata con i produttori televisivi. Ma il padre respinge ogni sospetto.

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 ??  ?? Sorriso Mutlu Kaya, 19 anni, nella sua casa di Ergani, Turchia sudorienta­le. A destra, in television­e
Sorriso Mutlu Kaya, 19 anni, nella sua casa di Ergani, Turchia sudorienta­le. A destra, in television­e
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