Corriere della Sera

Flick: la Consulta ha svolto il suo compito

«Ma il governo ha fatto bene a intervenir­e con un criterio di gradualità tra i trattament­i»

- Virginia Piccolillo

«Nessuno scivolone. La Corte Costituzio­nale ha fatto esattament­e quello che doveva». Nella querelle giuridica sulla sentenza della Consulta relativa alle pensioni il presidente emerito della Corte Costituzio­nale, Giovanni Maria Flick. E si schiera «con i giudici. Ma anche con il governo». Ovvero? «Come la Corte, il governo ha fatto ciò che doveva, e soprattutt­o poteva, fare». Cioè? «Intervenir­e con le risorse a disposizio­ne stabilendo graduatori­a tra pensioni piu o meno elevate. La stessa Corte aveva chiesto di distinguer­le».

Non ci si doveva porre il problema di una di sentenza sgradita?

La Corte decide e il governo deve uniformars­i. Con l’ovvio diritto di critica. Semmai si possono esprimere perplessit­à sul modo». Quale altro poteva essere? «Ad esempio fare una sentenza additiva. O aspettare la nomina dei due giudici mancanti. Ma se la Corte ha commesso un peccato veniale, è a livello di quello che il Parlamento ha fatto». Quale? «Non eleggendo i due membri mancanti ha costretto la Corte all’equilibris­mo del voto doppio del presidente. Comunque la sentenza non è stata un fulmine a ciel sereno». Perché? « Nel 2010 la Corte aveva richiamato a rispettare proporzion­alità e temporanei­tà . Era chiaro che il tema delle pensioni non può più essere usato come bancomat, per erogare prima, per prelevare ora».

Ma il rischio che si aprisse una falla nei conti pubblici è stato valutato?

«La valanga avrebbe potuto esserci per interpreta­zioni estremizza­te. Non per la sentenza in se. Per questo mi sembra troppo importante continuare ad avere organismi di garanzia soprattutt­o in tempi di riforme costituzio­nali».

E l’equilibrio del bilancio pubblico?

« Va trovato un coordiname­nto con il principio dell’eguaglianz­a di trattament­o nel campo dei diritti sociali. L’articolo 81 non può diventare un superprinc­ipio. Tanto più che dopo averlo irrigidito poco tempo fa , stiamo pensando di attenuarlo un po’ perché è diventato troppo duro. E né l’Europa, né l’Italia possono diventare la democrazia dello spread».

La decisione «La sentenza non è stata un fulmine a ciel sereno. Le pensioni non sono il bancomat»

 ??  ?? Giovanni Maria Flick, classe 1940, è un giurista. Già Guardasigi­lli del primo governo Prodi, è stato presidente della Consulta
Giovanni Maria Flick, classe 1940, è un giurista. Già Guardasigi­lli del primo governo Prodi, è stato presidente della Consulta

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