Bruxelles apre sui rimborsi e le uscite flessibili
La Commissione europea ha replicato con prime aperture agli annunci del premier Matteo Renzi di interventi sulle pensioni con rimborso una tantum per le mancate indicizzazioni e con introduzione di flessibilità in uscita. Bruxelles ha specificato che questi provvedimenti non devono produrre effetti negativi sui conti pubblici per restare compatibili con le regole Ue.
«La Commissione europea prende atto del decreto annunciato dal governo italiano in applicazione della sentenza della Corte Costituzionale — ha comunicato la Commissione —. Accogliamo con favore gli impegni a mantenere gli obiettivi di bilancio inseriti nella legge di stabilità 2015. Sulla base dell’annuncio del governo la valutazione della legge di stabilità effettuata dalla Commissione, basata sulle nostre previsioni economiche di primavera, resta invariata».
Dovrà essere verificato se alle parole di Renzi seguiranno i fatti. Il commissario Ue per gli Affari economici, il francese Pierre Moscovici, ha fatto precisare che «una valutazione finale dell’impatto sul bilancio del decreto legge, in vista degli impegni italiani sul Patto di stabilità, sarà fatta quando avremo il testo ufficiale».
Anche sulla flessibilità in uscita, che punta a risolvere l’eccessivo allungamento dell’età pensionabile imposto dalla contestatissima riforma Monti-Fornero, la Commissione rinvia la valutazione finale a quando riceverà il testo. Ma non ha escluso il principio di spostare a lungo termine i benefici di bilancio (accettando gli aggravi di spesa iniziali), che caratterizza questo tipo di misure previdenziali. «In generale è possibile per qualcosa che sia in linea con i piani e lo spirito dei Trattati», ha risposto la portavoce di Moscovici. I pensionamenti anticipati dovranno essere compensati con riduzioni delle rendite in grado di garantire benefici futuri sul bilancio, che aumenterebbero se si considerano i risparmi sui sussidi di disoccupazione e povertà.