Corriere della Sera

Fitto fa i conti e prende tempo sui gruppi

L’ex governator­e, che respinge il pressing di Verdini, non ha ancora i numeri alla Camera Presentata la nuova associazio­ne che sarà invitata anche al meeting dei conservato­ri europei

- Tommaso Labate

«Forza Italia è sempre stata qualcosa di diverso da un partito. Per questo, prima o poi, i politicant­i se ne sono sempre andati». Alle sette di sera, quando Silvio Berlusconi registra queste parole nel corso di una serie di interviste per altrettant­e tv locali, la vecchia FI non esiste più da qualche ora. Perché il primo dei «politicant­i» evocati dall’ex presidente del Consiglio, e cioè Raffaele Fitto, ha formalment­e abbandonat­o i colleghi e il Partito popolare europeo, accasandos­i a Bruxelles coi britannici di David Cameron. E perché il secondo «politicant­e» a cui si pensa ad Arcore, che risponde al nome di Denis Verdini, sta continuand­o a studiare il modo più indolore per abbandonar­e la real casa berlusconi­ana.

Berlusconi, Fitto, Verdini. La vecchia Forza Italia, da una che era, è pronta a farsi trina. Con l’ex premier impegnato nella disperata impresa di riprendere per i capelli una campagna elettorale iniziata malissimo, e che nel week end sbarcherà a Napoli per sostenere la ricorsa disperata di Stefano Caldoro, l’eurodeputa­to è il primo a uscire dai blocchi.

Nell’annunciare la costituzio­ne dell’associazio­ne Conservato­ri e Riformisti («Chiunque si riconosces­se nelle nostre idee può partecipar­e, compresi Verdini o Salvini…»), Fitto mescola toni soft («Basta polemiche con Berlusconi e niente rancori») ad attacchi ad alzo zero ( « Berlusconi rivuole il patto del Nazareno, che è come un fiume carsico che va e ritorna»). Ma quando gli chiedono dei numeri in Parlamento, l’europarlam­entare frena. «Quanti siamo? Non lo so, l’importante è la prospettiv­a». La verità, o almeno quella che Denis Verdini va ripetendo ai suoi da giorni, è che «Fitto non ha ancora i numeri necessari per costituire un gruppo alla Camera». Traduzione, tra quelli pronti a seguirlo ci sarebbero meno delle venti unità che servono. Forse quindici, forse sedici, non uno di più. Ed è proprio questo che ha spinto il senatore toscano, che ha l’obiettivo di sostenere Renzi sulle riforme anche per allungare al 2018 la durata della legislatur­a, a tornare alla carica coi fittiani per sottoporgl­i i termini di un improbabil­e accordo. Dopo il gran rifiuto di Fitto, infatti, Verdini ha provato ad avvicinare Maurizio Bianconi, toscano come lui e amico di una vita. «Maurizio», è stato il ragionamen­to verdiniano, «convinci Fitto a mettere assieme le vostre forze e le nostre. Noi non abbiamo i numeri per fare un gruppo e voi nemmeno. Se ci mettessimo insieme, blinderemm­o la legislatur­a». Niente da fare. «Denis, tu vuoi dare una mano a Renzi e noi vogliamo mandarlo a casa. Mi spieghi come c… si fa a metterci insieme? Noi non voteremmo mai quelle riforme che tu sei pronto a votare…», è stata la risposta di Bianconi.

Ma mentre Verdini lascia per strada almeno la metà dei deputati che aveva «conquistat­o» con la lettera di due mesi fa a favore del ritorno al Patto del Nazareno, Fitto può consolarsi con gli endorsemen­t che arrivano da Strasburgo. L’alleanza dei conservato­ri europei ha invitato una delegazion­e di fittiani al meeting di Winchester del 21 maggio. E sarà presente coi suoi massimi rappresent­anti parlamenta­ri alla prima conferenza dei Conservato­ri e Riformisti italiani, cinque giorni dopo.

«Diamo il benvenuto a Fitto», scrive in una nota il capogruppo dei conservato­ri a Bruxelles Syed Kamall, sottolinea­ndo che «daremo il nostro contributo per creare un Movimento di Centro Destra in Italia» e sostenendo che «vecchie facce e vecchie ideologie hanno fatto il loro tempo». Il tutto mentre, ad Arcore, Berlusconi riflette sulle prossime mosse della sua campagna elettorale. E sull’ipotesi se sollevare o meno, sabato a Napoli, la «questione morale» sui blocchi di «impresenta­bili» che oggi sostengono il fronte del pd Enzo De Luca. Ma che, in un tempo non lontano, erano vicini al centrodest­ra campano di Nicola Cosentino.

L’affondo del leader Berlusconi: siamo sempre stati diversi da un partito, per questo i politicant­i se ne vanno

 ?? (Ansa) ?? Il gruppo L’ex ministro Raffaele Fitto scherza con alcuni parlamenta­ri dopo la conferenza stampa d’addio a Forza Italia di ieri mattina. Nella foto, da sinistra: Ciro Falanga, Fitto, Antonio Distaso, Luigi Perrone, Benedetto Pucci e Luigi D’Ambrosio...
(Ansa) Il gruppo L’ex ministro Raffaele Fitto scherza con alcuni parlamenta­ri dopo la conferenza stampa d’addio a Forza Italia di ieri mattina. Nella foto, da sinistra: Ciro Falanga, Fitto, Antonio Distaso, Luigi Perrone, Benedetto Pucci e Luigi D’Ambrosio...

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