Bagnasco e le parole di Francesco «oscurate»
Famiglia, teoria di genere, aborto: su questi temi il Papa viene «oscurato» dai media e dai fautori del «pensiero unico». È l’accusa mossa ieri dal presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, all’assemblea dei vescovi italiani. Le parole di Francesco sul «diritto dei bambini a crescere in una famiglia con un papà e una mamma» o quando disse che «la teoria del gender è uno sbaglio della mente umana...». Ecco: «Sembra che a volte — ha rimarcato Bagnasco — certe parole del Papa, non in linea con il pensiero unico, siano oscurate da chi ha altre parole da far valere e diffondere nella pubblica opinione...». Il cardinale, poi, ha ribadito il suo no all’insegnamento della parità di genere nelle scuole («in base a cui la femminilità e la mascolinità non sarebbero determinate dal sesso ma dalla cultura») e al divorzio breve («si favorisce la felicità o s’incentiva la fretta?»). Duro sulla disoccupazione («la nostra piaga») come sulla necessità di «rilanciare le eccellenze italiane, concupite da molti occhi stranieri, che a volte ne sono già diventati i padroni». Un monito ai politici affinché «concentrino le energie» per lo sviluppo: gli elettori gliene chiederanno «conto severo». E sul lavoro, no «all’arte di arrangiarsi». Critiche alla Ue per la «svolta» sull’immigrazione («segnale apprezzabile, ma avaro») e toni cupi sulla normativa in arrivo per il gioco d’azzardo, senza limitazioni all’apertura di sale. Infine, l’annuncio: il 23 maggio si pregherà per i cristiani perseguitati.