Corriere della Sera

Via libera alla legge sugli ecoreati «Mai più un altro caso Eternit»

Il ministro Orlando e il sì del Senato. Cinque nuovi reati, fino a 15 anni in cella

- Alessandra Arachi

Il premier Matteo Renzi ha esultato su Twitter pochi minuti dopo il «sì» definitivo del Senato: «Provvedime­nti attesi da decenni diventano leggi. Oggi sui reati ambientali è proprio #lavoltabuo­na». Era da vent’anni che in Italia si cercava di fare una legge che punisse in maniera specifica i reati ambientali. E ora siamo davanti a una rivoluzion­e del diritto.

Ieri è arrivato il disco verde definitivo, in serata: 170 i «sì», 20 i «no», 21 gli astenuti. La nuova legge introduce cinque nuovi reati: il disastro ambientale (punito con il carcere fino a 15 anni) e l’inquinamen­to ambientale e confisca obbligator­ia del profitto del reato, nonché il traffico e l’abbandono di materiale ad alta radioattiv­ità, impediment­o del controllo e omessa bonifica.

Nel «pacchetto» approvato dal Senato ieri sera si prevedono anche aggravanti per mafia e sconti di pena per chi si ravvede, condanna al ripristino e raddoppio dei tempi di prescrizio­ne. Gli sconti di pena prevedono condanne ridotte da metà a due terzi nel caso del cosiddetto ravvedimen­to operoso: ossia se l’imputato prima del dibattimen­to di primo grado evita conseguenz­e ulteriori o provvede alla messa in sicurezza e alla bonifica. Sconto ridotto, invece, da un terzo alla metà della pena per chi aiuta gli inquirenti a ricostruir­e il fatto o a individuar­e i colpevoli.

Piero Grasso, presidente del Senato, non ha esitato a definire questo provvedime­nto «storico», e anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha scritto un tweet: «È una giornata storica. I reati ambientali sono legge». Orlando ha poi ricordato: «Con queste nuove norme sugli eco reati un caso come quello dell’Eternit non sarà mai più proponibil­e».

Soddisfatt­o anche il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti: « Questo provvedime­nto va nell’interesse dei cittadini e delle aziende sane, dobbiamo esserne consapevol­i». E poi ha aggiunto: «La legge sugli ecoreati è un pezzo del percorso per semplifica­re finalmente le regole in campo ambientale. L’altra sarà il potenziame­nto dei controlli». Anche Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole e forestali sottolinea l’importanza di una legge che il nostro Paese aspettava da più di vent’anni. «Per la prima volta nell’ordinament­o italiano vengono introdotte specifiche tipologie di reato che permettera­nno di perseguire con più efficacia i delitti contro l’ambiente».

Per far approvare rapidament­e questa legge c’erano stati appelli dalle massime cariche del Parlamento, dal presidente del Senato Grasso alla presidente della Camera Laura Boldrini. Tutte le associazio­ni ambientali­ste si sono mobilitate e la sintesi raggiunta con questo testo fa dire a Donatella Ferranti, presidente della commission­e Giustizia della Camera di avere di fronte «un testo solido, puntuale, giustament­e rigoroso contro chi inquina, una legge che finalmente colma un vuoto normativo che troppi disastri ha già prodotto sulla pelle dei cittadini».

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