Precari, sgravi Cosa cambierà negli istituti
LA RIFORMA PUNTO PER PUNTO
La Buona Scuola va avanti. Dopo l’ok alla Camera sarà la volta del Senato. E non è escluso che arrivino nuove modifiche al disegno di legge licenziato il 12 marzo scorso dal consiglio dei Ministri. Perché quello che è stato approvato ieri è un testo un po’ diverso da quello arrivato in commissione Istruzione e Cultura della Camera. L’impianto, lo sottolinea la ministra dell’Istruzione Giannini, «non cambia, né cambierà al Senato», però delle modifiche sono state comunque approvate. A partire dal potere dei dirigenti scolastici: arrivati da Palazzo Chigi con i superpoteri e usciti ieri da Montecitorio con molte responsabilità in più rispetto ad oggi ma anche meno soli nella gestione della propria scuola. Cambio in corsa anche sui precari: saranno sempre centomila gli assunti dal primo settembre, ma nel 2016 verranno assunti anche i 4.200 idonei del concorso del 2012. Stralciato invece il 5x1000, fondo ad hoc che il governo aveva pensato di istituire per le scuole, che invece la Camera ha cancellato, «ne riparleremo nella legge di Stabilità» ha promesso Matteo Renzi.