Fino all’83% dello stipendio Ma al tavolo per 45 anni
Impiegato, 35 anni
Ilsignor Bianchi, impiegato presso una azienda commerciale, ha 35 anni e lavora da 10. Potrà andare in pensione a 69 anni e 11 mesi, nel 2049. Il netto in busta paga è di 1.200 euro mensili. Ipotizzando un incremento reale dello stipendio dell’1,5% (con l’inflazione al 2%) e di una crescita del Pil dell’1,5%, potrà ritirarsi con una rendita di poco più di 19 mila euro, 1.400 al mese. In effetti, andrebbe in pensione con l’83% dell’ultimo stipendio. Ciò, tra l’altro, dimostra che il sistema contributivo premia le carriere lunghe. Anche ipotizzando una crescita del Pil inferiore, all’1%, l’assegno, che scenderebbe a 1.300 euro, si attesterebbe al 79,5 % dell’ultimo stipendio. Niente male, anche se per un simile obiettivo occorre lavorare, senza interruzioni, per quasi 45 anni. Fino a poco tempo fa, per la pensione di anzianità bastavano 35 anni.