Corriere della Sera

Urla e telefono in aria contro Alitalia Formigoni: «Ho agito da maschio»

Virale il video dell’esplosione di rabbia dell’ex governator­e per il volo perso

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presidente di una associazio­ne dei consumator­i. «Lei non sa quanti, ma quanti messaggi mi stanno arrivando. E tutti mi confermano che da sei mesi i voli di Alitalia sono costanteme­nte in ritardo. Gli italiani mi danno ragione. Incredibil­e quanti siano i cittadini che hanno subito soprusi che mi telefonano per dirmi “bravo, finalmente qualcuno ha detto ad Alitalia quello che si merita”».

Il volo era il Roma-Milano delle ore 22, l’ultimo della giornata: «Alle 21.25 — racconta Formigoni — mi sono presentato al gate indicato sulla carta di imbarco, ma gli addetti mi hanno spiegato che era stato cambiato, mandando me e altre quattro persone che dovevano imbarcarsi sullo stesso volo da tutt’altra parte». All’altro gate stavano imbarcando il Roma-Milano precedente, che riportava circa mezz’ora di ritardo: «Davanti a me c’era un gruppo di 10 persone con donne e bambini. Ho aspettato che imbarcasse­ro tutti, poi ho chiesto di essere imbarcato, ma quel volo ormai era completo. A quel punto mi hanno mandato a un altro gate, ma nel frattempo si sono fatte le 21.57 e ho perso il volo. Ho subito un sopruso. Chiederò i danni: il rimborso del taxi (due viaggi) e le spese di una notte in albergo». Alitalia ha risposto serafica con un comunicato: «No, non si è presentato nei tempi previsti come sono tenuti a fare tutti i passeggeri, senza eccezioni».

Formigoni ha la fissa dei processi. «Andremo a giudizio, Alitalia mi pagherà il soggiorno,

La sfuriata

Urla, qualche insulto e il telefono gettato a terra: protagonis­ta della sfuriata, provocata da un volo perso a Roma, Roberto Formigoni. La scena è stata filmata da un passeggero e postata sul web. Formigoni ha annunciato reclamo contro la compagnia, che a sua volta si difende: l’ex governator­e era in ritardo i danni e io pagherò questi due-tre euro di danni del telefono».

Rimangono le parole a dir poco sgarbate di cui per sempre Internet conserverà memoria. «Ripeterei quei termini? Assolutame­nte sì, ho utilizzato le parole che userebbe qualsiasi italiano maschio che nei momenti di rabbia perde la pazienza. Quando uno s’in…za, s’in…za! Sissì, sissì. Tutti coloro che mi scrivono me lo confermano. Colpa di Alitalia inefficien­te e incapace».

Nel frattempo quel filmato è divenuto virale. Centinaia i commenti, soprattutt­o sull’atteggiame­nto alla «Lei non sa chi sono io…». Formigoni è recidivo, perché a Parigi nel novembre 2012 si verificò un caso analogo. L’ex governator­e provò in tutti i modi a salire a bordo di un aereo nonostante il volo fosse chiuso. E anche in questo caso, la Rete non dimentica. Come a dire, vedete? Fa sempre così.

Ma il commento più gettonato è questo: «Bell’esempio di linguaggio forbito da un esponente di Comunione e liberazion­e». «Il mio era un linguaggio inappropri­ato per un cattolico ciellino? Questo moralismo d’accatto mettiamolo da parte. Gente che non va in chiesa che critica chi ci va non può essere presa in consideraz­ione. Sono stato trattato come un pacco postale, sbattuto di qua e di là. Gli italiani avrebbero detto parole diverse?».

Il tutto per la gioia di Maurizio Crozza che avrà materiale per anni di sketch. «Non c’è problema, tra me e Crozza c’è una collaboraz­ione da lungo tempo. Anzi ora sono anche pronto a far da testimonia­l a Trenitalia. Non ad Italo, ovviamente. Per contrasti con la presidenza».

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