Corriere della Sera

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- Fabio Cavalera

coperture offerte dalle gerarchie ai sacerdoti e alle suore macchiatis­i di violenza sui minori, la doppia vita dei «pastori» in spregio degli insegnamen­ti che offrivano. Pochi hanno dimenticat­o i casi del vescovo Eamon Casey e del prete Michael Cleary che erano sul palco ad accogliere papa Giovanni Paolo II nel 1979 davanti a un milione di pellegrini. Si scoprì poi che uno aveva avuto un figlio da una donna americana e il secondo ne aveva fatti due con la perpetua.

La cronaca in questi anni ha lasciato un segno profondo nella comunità. L’ha disorienta­ta. Il referendum è il termometro di un’Irlanda cambiata.

Tutti dicono che il matrimonio gay sarà approvato ed entrerà nella Costituzio­ne. Ma è da vedere. Sarà decisivo il voto dei giovani, in grande maggioranz­a a favore, e delle donne, specie a Dublino, come fu nella consultazi­one sul divorzio quando fecero pendere la bilancia verso il sì. Per quello che vale, un piccolo indizio lo offre Rita O’Connor, 83 anni, religiosis­sima, ogni giorno in Chiesa: «Come voterò? Voterò per i gay, non ho proprio nulla contro di loro».

@fcavalera

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