Chi è
Imputato Erri De Luca ieri nell’aula del palazzo di giustizia dove si celebra il processo che lo vede imputato per istigazione a delinquere per alcune frasi sulla Val di Susa scrittore che possa apparire vagamente sferzante.
Nelle domande dei pubblici ministeri sul significato da attribuire alle parole, più che nelle sue risposte, è sembrata evidente l’anomalia di questo processo. Tutt’altro che uno show, con poche e moderate iperboli. «Il giorno in cui ho rilasciato le dichiarazioni che mi hanno portato qui erano stati arrestati due attivisti e alla tv mostravano delle cesoie. Ecco, le cesoie servono per tagliare le reti del cantiere. E se quelle reti sono posizionate illegalmente, allora sono cesoie che ripristinano la legalità». Il possibile imbarazzo per una intervista dove si vantava di aver preso parte a forme di sabotaggio in Val di Susa viene schivato dando come di consueto la colpa alla stampa. «Non mi riconosco in quella frase». Sia imputato che magistrati hanno scelto il profilo basso, con il primo che ci ha tenuto molto a minimizzare il peso delle sue parole. Meglio un paladino assolto di un paladino condannato, come ha detto all’uscita il suo avvocato.
A fare la parte del cattivo ci pensa Alberto Mittone, legale di parte civile per l’azienda che si occupa della Tav. È lui a ricordare a tutti che si può non essere d’accordo con le accuse,