Corriere della Sera

Omicidio stradale, ora c’è il reato Si rischiano 18 anni di carcere

Sì della commission­e al Senato: stretta su alcol e droga. Patente ritirata fino a 30 anni

- Virginia Piccolillo

L’ultimo a morire sull’asfalto, un’ora prima, era stato un cinquanten­ne di Trento, ucciso da un novantenne che aveva imboccato la A22 contromano. Ma ieri, finalmente, la commission­e giustizia del Senato ha approvato il ddl che introduce il reato di omicidio e di lesioni stradali.

Prevede pene più severe, da 8 a 12 anni, nei casi più gravi, e revoca della patente per chi causa la morte sotto l’effetto di alcool e, o, stupefacen­ti. Un’aggravante specifica per chi si dà alla fuga dopo aver investito la vittima. Pena triplicata in caso di omicidio plurimo: dai 12 anni di carcere si passa a un massimo di 18. Reclusione da 7 a 10 anni anche per chi causa la morte di una persona compiendo manovre pericolose: come, appunto, imboccare una strada contromano, o un’inversione di marcia in corrispond­enza di incroci oppure superare un incrocio con il semaforo rosso. E, come pena accessoria, il ritiro della patente da 15 a 30 anni. «Una misura che si avvicina molto all’ergastolo della patente» ha fatto notare il sottosegre­tario alla giustizia, Cosimo Ferri. «È un primo passo importante, speriamo che possa approdare in Aula per la prima metà di giugno», ha aggiunto con soddisfazi­one il relatore pd Giuseppe Cucca. Critiche dal gruppo misto. Luis Alberto Orellana, Maria Mussini e Alessandra Bencini sottolinea­no che non è punita la guida distratta da uso di apparecchi­ature elettronic­he (cellulare o tablet).

Da oggi in commission­e giustizia alla Camera, invece, si comincerà a parlare del disegno di legge delega di riforma del codice civile, con l’audizione di Giuseppe Maria Berruti, direttore del Massimario e presidente della commission­e che lo ha scritto. Una riforma struttural­e che rende il processo molto più veloce. E ha già avuto l’apprezzame­nto della commission­e guidata dal vicepresid­ente Ue Katainen e di una delegazion­e del Fondo monetario internazio­nale.

Molte le novità. La principale riguarda la prima udienza di trattazion­e nella quale il giudice dovrà tracciare una ipotesi di soluzione della controvers­ia allo stato degli atti. Le parti possono anche non accettarla. Il secondo grado sarà limitato solo ai motivi di impugnazio­ne. Si prevede un tribunale delle imprese molto potenziato che dovrebbe diventare il giudice del mercato. E il Tribunale della Famiglia che rivedrà il ruolo del Tribunale dei Minori.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy