Corriere della Sera

L’Italia si muove all’Onu: denunciare i danni

- P. Val.

ROMA L’Italia mobilita le Nazioni Unite in difesa di Palmira. I ministri degli Esteri e della Cultura, Paolo Gentiloni e Dario Franceschi­ni, hanno lanciato a Palazzo di Vetro la proposta di una dichiarazi­one del Consiglio di Sicurezza contro ogni danneggiam­ento o distruzion­e dell’antica città siriana, patrimonio mondiale dell’umanità, caduta ieri nelle mani dell’Isis. L’idea ha già avuto il pieno appoggio dei 4 Paesi europei attualment­e membri dell’organo esecutivo dell’Onu: i due permanenti, Francia e Gran Bretagna, più i due provvisori, Spagna e Lituania. Assenso di massima è venuto anche dagli Usa. Intensi contatti sono in corso con i rappresent­anti delle altre nazioni che siedono nel Consiglio. Come hanno anticipato al Corriere fonti diplomatic­he, la dichiarazi­one esprime condanna per gli atti distruttiv­i contro siti archeologi­ci, in particolar­e siti religiosi, compiuti in Siria e Iraq per mano dell’Isis. Ed esprime forte preoccupaz­ione per quanto potrebbe accadere a Palmira, dove ieri l’Unesco ha già segnalato danni, come il crollo di alcune colonne in seguito a un bombardame­nto. La dichiarazi­one, che potrebbe essere adottata la prossima settimana, si rivolge alla comunità internazio­nale perché tuteli il patrimonio di Palmira, non solo per il suo valore universale ma anche come aspetto fondamenta­le della sopravvive­nza delle comunità locali.

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