Da Bologna a Palermo (ma non a Napoli) le compravendite di case accelerano
La spinta dei grandi centri urbani favorita da deprezzamenti e dai tassi bassi
ROMA Nel 2014 la compravendita di case è aumentata del 3,5% rispetto al 2013 con 421 mila abitazioni che hanno cambiato proprietario. A spingere sull’acceleratore sono in grandi centri urbani: a eccezione di Napoli ( dove si registra un -3,7% di affari), le migliori performance vengono da Bologna (+18,5%), seguita da Genova (+15), Roma (+13,9) e Firenze (+13,3). Incoraggiante anche la percentuale di Torino (+5,4), e Milano (+5) . I risultati arrivano dall’Agenzia delle Entrate nel «Rapporto immobiliare 2015», preparato in collaborazione con l’Associazione bancaria italiana (Abi). Non accadeva da 7 anni che il mattone facesse registrare numeri positivi.
A stimolare gli acquisti sono stati i bassi tassi di interesse, la ripresa della fiducia delle famiglie e il calo dei prezzi del mattone che dal 2011 ha perso in media il 12% del valore. La situazione dello scorso anno, però, è ancora molto lontana dai risultati che il mercato faceva registrare prima della crisi del 2007-2008, quando si sfioravano le 900 mila case vendute ogni 12 mesi.
L’Agenzia e l’Abi, però, predicano cautela nel commentare il +3,5% del 2014 perché sulla crescita incidono gli effetti fiscali della modifica dell’imposta di registro, varata a inizio dello scorso anno: questo provvedimento ha portato molti a firmare rogiti nei primi mesi del 2014, con acquisti di fatto portati a termine nel 2013. Senza questo effetto, la crescita sarebbe infatti solo dello 0,7%. Per questo motivo la ricerca invita alla cautela, ma indica che «le tendenze sono orientate alla crescita».
Rispetto ai picchi del 2008, nel rapporto le quotazioni della case sono scese del 12,8%, arrivando a 146.600 euro di valore medio. Inoltre grazie ai bassi tassi sono cresciti del 12,7% gli acquisti con il prestito ipotecario. Nei primi tre mesi di quest’anno le nuove erogazioni di mutui sono cresciute del 50% rispetto allo stesso periodo del 2014. Secondo un altro studio, presentato da Tecnocasa e Confesercenti, il calo dei prezzi sarebbe stato nel 2014 del 7,2%.