Corriere della Sera

Il piano pd per le norme sui partiti E arriva la stretta sul dissenso interno

La strategia legata all’Italicum: con 25 voti di maggioranz­a necessarie disciplina e unità

- Monica Guerzoni

Un partito che vince anche senza alleati, realizzand­o il sogno veltronian­o della «vocazione maggiorita­ria». Un partito che rafforza l’azione del governo grazie a gruppi parlamenta­ri compatti come una falange macedone, dove i voti in dissenso sono ridotti a pochi casi di libertà di coscienza e dove chi si smarca paga pegno. «In segreteria — ha dichiarato Debora Serracchia­ni lasciando il Nazareno dopo la riunione — abbiamo fatto il punto sia sui numeri che sulla tenuta del Pd, che è buona ovunque».

Con la sua squadra Matteo Renzi non ha parlato di partito della nazione, ma ha confermato la direzione di marcia. «Fatto l’Italicum diventa urgente costruire il partito adatto alla nuova legge elettorale — spiega Giorgio Tonini —. Un Pd che si apra a nuovi apporti, da Dellai alle realtà civiche. Chi vince avrà 25 voti di maggioranz­a e senza un senso forte di disciplina e unità interna la stabilità è a rischio». Con l’Italicum i deputati che fanno capo a Speranza e Bersani basterebbe­ro a buttare giù il governo. E così Renzi accelera, annunciand­o una «tre giorni per pensare, tutti insieme, al nostro modo di stare nel Pd». Chi vota in dissenso subisce sanzioni? Questo è il punto politico da affrontare dopo le regionali. Il premier non ha parlato di espulsioni, ma ha detto che «è ora di darci delle regole su come si sta insieme».

Matteo Orfini le vorrebbe stringenti e lo dice senza giri di parole: « Il Pd non prevede provvedime­nti per i voti in dissenso, ma forse una riflession­e dove si garantisce che il nostro partito non diventi una federazion­e di correnti dobbiamo farla». Su questioni etiche e materia costituzio­nale la libertà di coscienza sarà garantita. Su temi come scuola, lavoro o legge elettorale invece, con le nuove tavole della legge sarà più difficile smarcarsi. E qui Orfini è durissimo con Bersani e compagni: «Trovo che votare contro decisioni assunte assieme nei gruppi sia una interpreta­zione molto discutibil­e di come si sta in un partito — è il monito del presidente alla minoranza —. Soprattutt­o da parte di quelli che non ebbero alcuna perplessit­à a chiedermi, in nome della disciplina di partito, di votare la fiducia a un governo con Berlusconi». Il seminario annunciato da Renzi potrebbe non essere indolore vista la battuta con cui Nico Stumpo, di Area riformista, saluta la notizia: «Lo Statuto dobbiamo riscriverl­o, ma il Pd ha già delle regole e il saggio Dei delitti e delle pene esiste già, lo ha scritto Cesare Beccaria».

Al Nazareno una commission­e ad hoc, presieduta da Orfini e Guerini, lavora da mesi alle modifiche statutarie e agli eventuali regolament­i, un pacchetto che dovrà essere votato dall’assemblea nazionale. La commission­e ha anche concluso il lavoro per una proposta di legge sui partiti in applicazio­ne dell’articolo 49 della Costituzio­ne, che sarà depositata martedì con le firme di Guerini, Orfini, Stumpo e De Maria. «Oltre alla trasparenz­a e alla democrazia, prevediamo che i partiti abbiano personalit­à giuridica — spiega Guerini —. Un tema dibattuto ciclicamen­te dai tempi della Costituent­e».

Il cuperliano Andrea De Maria è soddisfatt­o per «l’ottimo lavoro unitario» della commission­e e si è convinto che «regole condivise per la disciplina di voto siano un elemento di chiarezza importante per tutti, forse ancora di più per chi dissente». Vista la scarsa compattezz­a della minoranza, il divieto di procedere in ordine sparso potrebbe togliere molti non-renziani dall’imbarazzo. In particolar­e al Senato, dove i voti della sinistra dissidente sono decisivi. Renzi si appresta anche a fare il tagliando alle primarie per evitare inquinamen­ti e a chiudere le polemiche sulla forma partito. E qui la decisione è presa. Il nuovo Pd sarà «un partito di iscritti ed elettori».

La battuta di Stumpo «Lo Statuto va riscritto ma il Pd le regole le ha già e Dei delitti e delle

pene è già stato scritto»

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Guaitoli) ?? Il logo Personale al lavoro ieri nella sede romana del Pd, che si trova in largo del Nazareno: alle pareti sono stati affissi pannelli con il nuovo logo del partito
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Benvegnù/ Guaitoli) Il logo Personale al lavoro ieri nella sede romana del Pd, che si trova in largo del Nazareno: alle pareti sono stati affissi pannelli con il nuovo logo del partito (

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