Corriere della Sera

«Non sarò io il leader del nuovo movimento Ma niente primarie»

Berlusconi: un paio di ipotesi sul mio erede Intanto resterò in campo finché necessario

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Presto ci sarà «un movimento che abbraccerà tutti i moderati italiani», che «non si chiamerà partito dei repubblica­ni» e che «non sarà guidato da me, ma da un mio erede». Silvio Berlusconi ufficializ­za quello che da tempo è dato da tutti come scontato: del rassemblem­ent conservato­re ancora tutto da costruire lui intende essere il federatore, il padre nobile, l’ispiratore ma non potrà essere il leader né tantomeno il candidato premier. Ma le sue parole, pronunciat­e in un’intervista a Canale 21 nella giornata dedicata alla preparazio­ne della campagna elettorale in Campania (oggi sarà a Napoli nella due giorni campana per sostenere il presidente Caldoro), fanno comunque rumore.

Parlare di un «erede» non è facile per Berlusconi, che dice di avere in mente come possibili leader del nuovo movimento «due o tre persone», delle quali si guarda bene dal fare i nomi (Toti? Marina? Barbara?) mentre i suoi smentiscon­o che ci sia qualcosa di concreto rispetto a un’ipotetica succession­e, giurano che anzi ha in mente un rilancio anche di se stesso e mentre Maurizio Gasparri alza le spalle — «Non abbiamo un deus ex machina, la nostra sarà una lunga marcia...» — è lo stesso Cavaliere a tornare sui suoi passi in un’intervista al Corriere del Mezzogiorn­o: «Sento il dovere morale di rimanere in campo almeno fino a quando non emergerà qualcuno in grado di portare avanti il progetto di unire tutti i moderati. Questo qualcuno al momento non si è appalesato.

Il dopo Forza Italia nascerà presto e non si chiamerà partito dei repubblica­ni

Su Instagram Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli si prepara per l’intervista al Tg5 Speriamo si faccia vivo al più presto».

E appunto, nel momento stesso in cui sembra voler mollare, l’ex premier da capo ancora pienamente in campo già detta le regole della succession­e: «Non ci saranno primarie, la storia insegna che i grandi leader come De Gasperi, Craxi e Berlusconi non sono mai passati per le primarie», e comunque «non ci saranno per FI». Insomma, in attesa di capire

Io anche da bordocampo sento il dovere di occuparmi ancora di quello che succede

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